Dopo essersi risvegliati dal lungo sonno in cui li aveva fatti cadere Kal, i nostri eroi si ridestarono nella piccola taverna diroccata dove avevano trovato rifugio cinque giorni prima durante la tempesta. Vicino a loro trovarono Baran e Adam, il quale raccontò di essere fuggito dal Diamante con l'aiuto di Baran quattro giorni prima, e di aver vegliato sui loro corpi fino a quel momento: infatti il tempo passato nel Diamante era pari a quello della realtà, e ora quindi i corpi di coloro che erano stati imprigionati pativano la fame e la stanchezza per quei cinque giorni passati senza sfamarsi. Adam raccontò che la tempesta era man mano diminuita in quei giorni, e che con il diminuire della tempesta avevano fatto la loro comparsa pattuglie di orchi intente a cercare qualcosa o qualcuno nella zona, e il mezzelfo non escludeva che stessero cercando proprio loro e che la tempesta fosse stata un mezzo per rallentare il loro cammino e catturarli. Purtroppo viste le condizioni di salute di Barlum e degli altri non era ancora possibile muoversi, e il gruppo fu costretto a fermarsi ancora un po' di tempo nella locanda. Ma più tardi Adam giunse alla locanda dicendo che un nutrito gruppo di orchi aveva circondato il villaggio, e che si apprestava a setacciarlo; barricata alla meglio la locanda, il gruppo attese lo svolgersi degli eventi. Gli orchi entrarono nel villaggio, guidati da un vecchio rugoso orco orbo da un occhio: si trattava di Ork, chiamato anche l'Occhio di Gruumsh, capo e sciamano della Tribù della Zanna Rossa, una tribù di orchi che viveva nella parte Nord dei Monti Crystalmists razziando i villaggi umani. Gli orchi circondarono lentamente la locanda, come se sapessero che il gruppo fosse là dentro: scoprirono solamente dopo che l'obiettivo di Ork e dei suoi uomini era il misterioso tomo rinvenuto a Jalos. Essendo ormai circondati, Haluin provò a colpire il leader degli orchi, ma i suoi incantesimi ben presto furono annullati dalle protezioni magiche dell'orco. Nel frattempo gli orchi si lanciarono all'attacco della locanda, cercando di sfondare le barricate erette da Adam: ma a questo ci pensò Ork stesso, evocando un'enorme mano artigliata di pura energia che distrusse il muro in un colpo solo mandando gambe all'aria tutti i presenti. Gli orchi iniziarono ad entrare dalla breccia, guidati da un'orco gigantesco, Ront Spaccaossa, il braccio destro di Ork. Ront abbattè con un solo colpo Adam, lasciandolo sanguinante a terra, mentre la mano artigliata e gli altri orchi catturavano i restanti. Baran riuscì a fuggire, ma fu colpito da diverse frecce scoccate dagli orchi all'esterno della locanda. Legati, disarmati e incappucciati, i prigionieri furono portati sui cavalli e condotti nel villaggio della tribù, situato in un canyon nascosto all'interno delle montagne e composto da una fitta rete di caverne collegate tra loro. Qui Merryl e gli altri furono gettati in una prigione, e successivamente Ork mandò a prendere Alexander, il quale fu ferocemente interrogato sulle origini del libro e su quali segreti nascondesse: davanti alla reticenza di Alexander di rispondere sull'argomento, Ork diede ordine di tagliargli il mignolo, ma quando grazie a uno charme vide che l'uomo era sincero capì che i prigionieri erano all'oscuro del vero potere del tomo. Ci fu allora un rituale a cui assistetteto anche i prigionieri: nel tempio del villaggio Ork evocò alla presenza dell'intera tribù lo spirito di Gruumsh da una grossa statua raffigurante il dio, e lo spirito tramandò allo sciamano l'arcana conoscenza contenuta nel tomo. Dopodichè i prigionieri furono rimandati nella cella, mentre tutta la tribù si preparò giubilante a partire seguendo gli ordini del loro capo; nel giro di una giornata la quasi totalità della tribù aveva lasciato il villaggio, diretta sotto il comando di Ork chissà dove. Quello era il momento giusto per agire: grazie alla bravura di Merryl la serratura fu scassinata, e il gruppo iniziò la fuga dal complesso sistema di gallerie. La cosa fu facilitata dal fatto che la quasi totalità dei guerrieri orchi aveva lasciato la zona, seguendo Ork e Ront, ma lìoperazione non fu priva di pericoli. Il canyon era infatti abitato da diverse viverne, che misteriosamente convivevano con gli orchi stessi: più volte il gruppo fu attaccato da quegli esseri, e in particolare Barlum se la vide brutta in più di un'occasione. Ma alla fine riuscirono a recuperare i propri averi e a salvare il nano dalla tana delle viverne dove era stato trasportato da una di quelle creature; giunti all'uscita del complesso di gallerie trovarono diversi orchi ad attenderli, ma grazie all'aiuto insperato di un ritrovato Julian, di Adam, ancora vivo ma gravemente ferito, e di Turàk, un giovane barbaro amico di Julian, l'uscita fu guadagnata. Ma Adam era deciso a recuperare il libro prima di abbandonare la zona: dopo un battibecco tra Adam e Haluin, il quale decise di aspettare all'esterno gli altri non volendo più mettere piede nella tana degli orchi, Julian e il resto del gruppo tornarono nelle stanze private di Ork, dove trovarono il tomo sopra un altare di Gruumsh. Appena toccato il libro, lo spirito del dio degli orchi iniziò a comparire, pronto colpire gli infedeli che stavano tentando di rubare il tomo: con le ali ai piedi il gruppo si diresse più velocemente possibile all'uscita, dove trovarono ad aspettarli Haluin. Di nuovo riuniti e in possesso del libro, non rimase altro da fare che seguire Turàk, l'unico che sembrava in grado di orientarsi tra quelle montagne e quegli stretti e tortuosi canyons (Cronache e Leggende).
Personaggi Incontrati: Ork l'Occhio di Gruumsh, sciamano della Tribù della Zanna Rossa, Ront Spaccaossa, Turàk
Luoghi Visitati: il villaggio sotterraneo della Tribù della Zanna Rossa sui Monti Crystalmists