La Campagna le avventure

Il Branco

Sconcertati per non aver trovato nulla all'interno del sarcofago, e ancora scossi per i pericoli corsi nella tomba e per la dipartita del loro amico nano, ai nostri beniamini non rimase altro che tornare sui propri passi verso Esuel Ilshar. Il corpo di Barlum fu avvolto in un sudario e trasportato a turno per il viaggio di ritorno, nella speranza che giunti in città fosse ancora possibile salvare il nano o in caso contrario dargli una degna sepoltura. Quella notte, durante il turno di guardia di Merryl Olaf si allontanò nella foresta, dicendo che aveva udito dei rumori: il robusto capomastro non fece più ritorno, e il mattino dopo quando con la luce del sole il gruppo si mise a cercarlo non trovò altro che alcune tracce di sangue, segno che qualcuno o qualcosa era stato gravemente ferito. Quella mattina vi fu anche un altro incontro: una giovane donna di nome Raquel fu tratta in salvo dalle fauci di un feroce lupo che la stava per sbranare (e a cui Merryl staccò poi un canino per aggiungerlo alla propria collana); la donna, ferita e malconcia, raccontò che era una abitante di Akrotrop, il villaggio distrutto da cui il gruppo era passato qualche giorno prima. Curata a dovere da Landar, la donna spiegò poi che il suo villaggio era stato attaccato qualche giorno addietro da una banda di creature umanoidi molto grosse e molto feroci, che avevano massacrato gli abitanti. Lei era riuscita a salvarsi per miracolo fuggendo nel bosco, ma non era in grado di difendersi da sola in quella perigliosa jungla e ben presto era stata braccata dai predatori; implorando i suoi salvatori di vendicare la sua gente, Raquel disse inoltre che aveva visto dove si erano diretti i mostri che avevano distrutto Akrotrop. Il gruppo acconsentì ad aiutare la donzella a vendicare la propria gente, tutti tranne Haluin che si dimostrò subito molto restio ma alla fine acconsentì a seguire gli altri; la donna li guidò verso i monti a nord-est, dove a suo dire si trovava la base di quelle creature. Ma quella notte Raquel rivelò le proprie vere intenzioni: durante il turno di guardia di Alexander ammaliò magicamente il guerriero e lo portò via con se, dirigendosi verso i monti. Giunti in una caverna nascosta dietro a una cascata Alexander fu incatenato, ed ebbe modo di conoscere la vera natura della donna: Raquel era un lupo mannaro, e obbediva a Casdan, anche lui un lupo mannaro capo del branco di lupo. Casdan, Raquel e il brancoErano stati proprio Casdan, Raquel e i loro lupi a massacrare gli abitanti di Akrotrop, e una volta accortisi della presenza di Alexander e dei suoi compagni li avevano pedinati con l'intenzione di trasformare il guerriero in un loro simile. La malvagia Raquel utilizzò i poteri della natura per iniziare il rito che avrebbe trasformato Alexander in un lupo mannaro, dopodichè lei e Casdan lasciarono la grotta, intenzionati a braccare e ad uccidere Haluin, Landar e Merryl, che nel frattempo erano ancora in cerca dei due dispersi ignari dell'imbroglio. Fortunatamente alla caverna giunse Olaf, il quale sebbene ferito uccise i lupi rimasti di guardia e liberò Alexander: il robusto capomastro la sera della sua scomparsa aveva udito i lupi nel bosco, ed era andato a controllare, cadendo in un'imboscata dei lupi mannari. Fortunatamente era riuscito a fuggire, ma si era dovuto tenere lontano dai suoi amici per paura di imbattersi ancora nei lupi che continuavano a pedinare nel frattempo il gruppo. Nel frattempo altri lupi erano accorsi alla caverna, ed ululati di allarme furono lanciati per avvertire Casdan e il resto del branco della fuga del prigioniero. Ma quegli ululati furono uditi anche da Landar, Haluin e Merryl, i quali grazie all'ausilio volante di Haluin riuscirono a trovare la tana dei lupi dietro la cascata, e ad aiutare Alexander nel combattimento contro Casdan e Raquel, che nel frattempo erano ritornati in tutta fretta alla caverna. Alexander difese il corpo dell'amico Olaf, e in un feroce corpo a corpo sconfisse Casdan; Haluin, Merryl e Landar invece uccisero gli altri lupi e misero in fuga Raquel, che facendo ricorso ai suoi poteri druidici scomparve all'interno della roccia facendo perdere le proprie tracce. Alexander e Olaf furono trasportati fuori dalla caverna e curati: dopodichè su consiglio di Landar e Olaf si cercarono piante di belladonna, in modo da neutralizzare eventuali infezioni di licantropia (per sicurezza ad Alexander razione doppia :) ). Eliminata la minaccia degli uomini lupo, il viaggio di ritorno trascorse tranquillo: giunti finalmente a Esuel Ilshar il gruppo fu ricevuto da un Olym calmo e pacato, il quale sembrò soddisfatto del lavoro compiuto (anche se non era stato rinvenuto il tesoro) e rispose sibillinamente ai quesiti che i vari membri del gruppo singolarmente e in privata sede gli posero. Infine furono tutti convocati nella sala del trono e Olym narrò le vere origini del Libro (Cronache e Leggende). Compiuta la missione, ora il problema era cosa fare del nano deceduto e ritornare a Castel Blackhound: fortunatamente il Capitano Raving era riuscito a trovare un battello di proprietà di Tolai, un mercante dell'Anello d'Oro, che per poche monete d'oro poteva dare un passaggio a tutti quanti fino a Safeton. Riguardo a Barlum invece, visto che Ashana, una chierica di Wee Jas di Esuel Ilshar, aveva detto che per il nano non potevano fare nulla, fu deciso di riportarlo da Lord Tharyen, per vedere se l'anziano sacerdote di Pelor poteva riportarlo in vita. Il viaggio di ritorno sulla nave di Tolai fu tranquillo, e finalmente Landar, Merryl, Haluin, Alexander, il fu Barlum, Kevlar, Olaf, Gilgamesh e Raving tornarono sul continente. Salutato il Capitano Raving (ora senza nave ed equipaggio)a Safeton, i nostri eroi giunsero trionfanti a Castel Blackhound, dove furono accolti da eroi.

Personaggi Incontrati: Raquel e Casdan degli Uomini Lupo, Ashana

Luoghi Visitati: Jungla di Ilshar, Tana degli Uomini Lupo