La Campagna le avventure

Il Monastero: Ultimo Atto

Mentre al castello si contavano i feriti e le vittime, il Re convocò di urgente una riunione coi suoi più fidati collaboratori: insieme a Sulfisi e a Sir Fardell escogitarono un piano per porre fine alla minaccia delle Ombre. Innanzitutto Sir Philips avrebbe guidato un contingente di 100 uomini a Castel Blackhound come promesso ad Haluin, dopodichè nel giro di un paio di settimane Re Arkhan avrebbe dato ordine ad alcune truppe al confine col sultanato di far ritorno alla capitale: la cosa sarebbe stata vista come un normale spostamento di truppe dal confine visto il nuovo trattato di pace stipulato con il Sultano. Nel frattempo Sulfisi e i suoi monaci avrebbero intercettato quelle truppe sulla strada per Polvar, e dopo averne preso il comando si sarebbero diretti verso Nord alla ricerca del monastero. In questo modo forse le spie delle Ombre non si sarebbero occorte subito della minaccia che stava arrivando. Intanto in città si era sparsa la voce di un possibile attentato, ma si cercava di tenere la cosa più nascosta possibile. Nei due giorni che seguirono successero svariate cose: Bitto finiti i festeggiamente lasciò la città, e Merryl lo avvertì di Kurtan e della possibilità che potesse prendersela col suo villaggio. Haluin ebbe un incontro con il Patriarca Anyon, e i due ebbero un teso scontro teologico riguardo le loro divinità (e Anyon si rifiutò di curare la tosse di Haluin); infine i nostri riuscirono a scovare in una taverna l'uomo che aveva rubato lo Scudo di Liadon a Barlum: avvertite le guardie lo trovarono in una taverna, dove Haluin diede sfoggio della sua magia evocando un nano fiammeggiante e facendolo passare per lo spirito dell'irato Barlum. Mentre tutti gli avventori della locanda fuggirono impauriti dalla locanda, il ladro, tra pianti e disperazione, confessò il furto alle guardie e consegnò il maltolto prima di essere portato in prigione. Il gruppo la mattina lasciò la capitale accompagnato da Sir Philips e dal contingente di soldati del re, i quali giunti a Castel Blackhound si stanziarono nel castello: ora il forte era di nuovo a pieno regime e protetto piu' che bene. Purtroppo però le condizioni di Lord Tharyen rimanevano critiche, e ormai faceva anche fativa a parlare e mangiare; quella sera i salumi e le specialità di Greyhawk portate da Merryl per Lord Tharyen furono gustate da tutti i presenti, con grande felicità di tutti. Nei giorni che seguirono Merryl insegnò i rudimenti del tiro con l'arco alla giovane Souness, mentre Haluin e Landar studiarono e riposarono. Infine venne il giorno della partenza, e il gruppo lasciò segretamente all'alba il castello: arrivati a metà strada tra Polvar e Lopolla i nostri furono raggiunti poche ore più tardi da un gruppo di uomini a cavallo, rivelatisi essere poi Sulfisi e una dozzina di monaci dei Pugni d'Acciaio. Come promesso da Re Arkhan giunse da Ovest un contingente di soldati reali, ai quali Sulfisi consegnò un'ordinanza reale col quale prendeva il comando dell'armata. Finalmente il viaggio sui Monti Yatil ebbe inizio, e seguendo la Naso-Bussola di Landar il piccolo esercito si inerpicò su quei stretti passi: Sulfisi e i monaci fecero da scout ed espliratori, eliminando ogni possibile minaccia per l'esercito (diversi cadaveri di giganti carbonizzati e uccisi furono trovati sulla strada...). L'unico vero scontro avvenne una notte, quando la valle in cui l'esercito si era accampato fu scossa da urla bestiali, e un gruppo di Ettin calò giù dalle montagne per uccidere gli invasori: fortunatamente davanti alle inaspettate magie di fuoco di Haluin e all'ordine e alla disciplina dell'esercito i disorganizzati e selvaggi Ettin poterono poco. In breve la battaglia fu finta con poche perdite, e gli Ettin ricacciati sui monti. Finalmente, dopo un'altra settimana di viaggio, gli scout di Sulfisi tornarono dicendo di aver trovato il monastero. Si decise quindi che due gruppi sarebbero andati dalle Ombre, mentre l'esercito, ancora lontano dal monastero e quindi inaspettato, avrebbe aspettato un'ora prima di partire all'attacco: il primo gruppo composto dagli uomini di Castel Blackhound avrebbe dovuto cercare il libro, mentre il secondo gruppo capitanato da SUlfisi si sarebbe infiltrato e avrebbe conquistato e tenuto aperto il portale del monastero appena il grosso dell'esercito sarebbe stato avvistato dai monaci Ombra. Ovviamente il successo della missione si basava tutto sul fatto di non essere scoperti per non far dare l'allarme e non rendere quindi l'attacco a sorpresa un lungo assedio. Accompagnati dai monaci Haluin, Merryl e Landar scalarono le mura laterali, scarsamente sorvegliate, e lì si divisero: l'interno del monastero era scarsamente sorvegliato, poichè la maggior parte dei monaci si trovava in quel momento nel cortile esterno ad allenarsi, e quindi i nostri incontrarono poca resistenza. Purtroppo ad un certo punto si imbatterono nel piccolo tempio di Hextor, il Campione del Male adorato dai monaci Ombra, nemico giurato di Hereinous: qui furono colti di sorpresa da Shang, il Monaco Sacerdote del monastero, il quale coi suoi poteri distruttivi e le ombre fantasma ai suoi comandi ingaggiò battaglia. Il rumore attirò l'attenzione di altri monaci, e in breve tempo fu dato l'allarme: Haluin, Merryl e Landar dovettero barricarsi in una stanza e combattere diversi monaci prima di riuscire ad abbandonare quell'ala del monastero. Nel frattempo rumori di battaglia giungevano dal cortile principale, dove Sulfisi e i Pugni d'Acciaio combattevano strenuamente contro un'orda di monaci per tenere l'accesso al monastero aperto, in attesa che arrivasse l'esercito. Landar e gli altri non persero tempo, e giunti al primo piano del monastero arrivarono alle stanze di Naimune, il capo delle Ombre, dove si scontrarono con il Senzanaso e altri monaci: provati dai combattimenti precedenti, furono costretti a fuggire, ma Landar cadde sotto i pugni mortali del Senzanaso prima di guadagnare l'uscita. Fortunatamente l'esercito del Re sopraggiunse poco dopo, riuscendo ad entrare nel monastero dal portale ancora tenuto da Sulfisi, e debellando in breve le forze nemiche. Ma fu una vittoria di Pirro: Landar era morto, e molti altri guerrieri erano caduti. Sulfisi aveva resistito contro l'attacco congiunto di decine di monaci, riuscendo a tenere il passaggio per piu' di un'ora, ma era stato gravemente ferito, e degli altri Pugni d'Acciaio solo uno era sopravvissuto con lui. Inoltre Naimune e il Senzanaso, una volta vista prossima la sconfitta, erano fuggiti con il Libro di Zevas a cavallo di due grifoni. I monaci Ombra erano stati sconfitti, ma a un prezzo molto alto. Nei due giorni successivi il monastero fu perquisito da cima a fondo in cerca di documenti segreti, e i caduti furono sepolti con tutti gli onori davanti al monastero,tutti tranne Landar, poichè Haluin, Merryl e Souness avevano deciso di provare a portarlo dal Patriarca Anyon, per vedere se era possibile riportare in vita l'amico. Il giorno dopo Sulfisi diede ordine di abbandonare il monastero; Haluin poco prima aveva visitato nuovamente il tempio di Hextor, e lì aveva deturpato la statua del Campione del Male: la cosa non doveva essere passata inosservata ad Hextor, e Haluin aveva giurato in seguito che la grossa statua nera a sei braccia l'aveva fissato con due occhi rosso sangue, prima che scappasse terrorizzato dalla stanza. Sulfisi prima di lasciare il monastero provvedette a bruciare l'intera struttura e tutti i cadaveri dei monaci Ombra in essa contenuta, tempio compreso, in modo da purificare quel luogo empio: Haluin continuava però a rimanere parecchio scosso per ciò che era accaduto... Venne infine il momento di separarsi da Sulfisi e dall'esercito: Merryl, Haluin e Souness salutarono i valorosi soldati che li avevano accompagnati in quel viaggio (in particolare Merryl saluto la compagnia di arcieri che aveva guidato durante l'assalto notturno degli Ettin, e ai quali era molto affezionato), dopodichè grazie alla magia si alzarono in volo, trasportando con sè il corpo del defunto Landar (Cronache e Leggende).