La Campagna le avventure

Nella Terra dei Maghi

I giorni seguenti Haluin e Merryl li passarono nel tempio di Pelor di Thornward, dove uno zelante e gentile chierico li curò (stranamente le magie curative non avevano nessun effetto su Haluin però); la locanda era andata completamente distrutta, e i corpi dei morti bruciati, così nessuno fece loro domande riguardo le morti dell'oste e di Souness. Una volta rimessi in sesto, tornarono alla casa diroccata, dove perquisirono il cadavere del'assassino sul cui corpo trovarono oltre a una pergamena con una loro accurata descrizione fisica, anche un tatuaggio raffigurante uno scorpione rosso, il simbolo degli assassini della Kamala: a quanto pare i vertici dell'organizzazione criminali avevano deciso di punirli per averli intralciati più e più volte in passato. Finalmente riacquistate le forze furono in grado di ripartire alla volta di Junre; nel frattempo anche Landar si era risvegliato dal suo sonno post-mortem, e dopo aver parlato con il Patriarca Aynon aveva lasciato Leukish e si era diretto a Castel Blackhound in cerca dei compagni: qui, dopo aver recuperato i propri averi, era ripartito alla volta di Junre, scortato da Thorkyll e da Balik (Landar non era ancora nel pieno delle forze, e Garinoff aveva preferito affidargli una scorta di supporto e un aiuto in caso di bisogno nella ricerca del Medaglione). Arrivati alle mura di Junre, si presentò loro la spettacolare Città dei Maghi: altissime torri costellavano tutta la zona interna, e si ergevano verso il cielo per centinaia di metri, simboli stessi della magia, mentre maghi volavano qua e la, e la magica cupola semitrasparente che protegge la città rendeva il cielo blu-porpora. Trovato alloggio alla taverna "Il Letto Fatato", Haluin corse alla Scuola di Magia, situata nella Torre Centrale, la più grande tra tutte le torri di Junre, sede della scuola e anche del Concilio dei Nove: lì, oltre a incontrare il suo vecchio maestro Tesla, ancora in forze e molto felice di rivedere il suo ex-discepolo, Haluin parlò anche con Souliss. L'Arcimago disse che aveva parlato della faccenda al Concilio, e che a breve ci sarebbe stata una riunione ufficiale nella quale Haluin avrebbe dovuto esporre formalmente la sua richiesta di aiuto al Concilio stesso; purtroppo erano sorti dei problemi, dovuti ad alcuni membri del Concilio contrari, tra i quali spiccava Salhazer (rinomata amica della Kamala). Il giorno successivo, dopo una breve baruffa in locanda tra Thorkyll, Balik e il locandiere, venne recapitata ad Haluin una lettera, nella quale lo si invitava alla Sala del Concilio per l'udienza. Haluin, Merryl e Landar si misero in ghingheri, e raggiunsero la Torre Centrale, La Sala del Concilio dei Novedove dopo un'interminabile scala giunsero alla Sala del Concilio: davanti a sei dei nove membri, Haluin presentò la situazione e la richiesta di aiuto nelle indagini riguardo al Medaglione, visto che secondo il Libro di Zevas il Medaglione era stato portato proprio a Junre prima di essere diviso. Purtroppo Salhazer fece subito capire le sue intenzioni, dichiarando la richiesta non conforme alle regole essendo pronunciata da un non-mago: la sua ostilità nei confronti di Haluin era palpabile, ma anche tra gli altri membri del Concilio vi erano delle rimostranze e dei dubbi. La riunione per la votazione fu aggiornata a una settimana piu' tardi: durante questo periodo Merryl e Landar visitarono la città, Balik e Thorkyll rimasero chiusi in locanda (non apprezzavano molto i maghi in generale...), mentre Haluin con sua grande sorpresa fu convocato di urgenza da Souliss. L'Arcimago aveva deciso di far sostenere la Prova ad Haluin, in modo da rendere ufficiale la richiesta di aiuto al Concilio e togliere a Salhazer quel pretesto per invalidare la richiesta. Cosa successe e quali prove dovette superare non è dato saperlo, ma quella sera Haluin giunse in locanda stanco ma raggiante: la Prova era stata superata, e ora portava con sè l'anello con sigillo di Junre, simbolo del suo rango di Mago; con lui vi era inoltre un piccolo drago in miniatura, che Haluin presentò ai compagni come Kino, suo nuovo compagno di viaggio e amico. Il giorno successivo Haluin andò alla scuola per cercare Tesla e informarlo della lieta notizia, ma giunto alla Torre Centrale fu sbeffeggiato da un gruppo di maghi capitanati da un uomo arrogante, un certo Furio, che insinuavano che la Prova di Haluin fosse stata "falsata" per volere di Souliss; Haluin, colpito nell'orgoglio dalla cosa, lo sfidò ufficialemente, e la data e il luogo furono fissati da Furio nel giorno della votazione del Concilio davanti alla scuola di magia, un posto dove tutti avrebbero potuto assistere, Concilio compreso. Quando Souliss seppe della cosa, si dimostrò preoccupato: sembrava una mossa architettata dai loro nemici per mettere in cattiva luce Haluin e far perdere voti preziosi alla loro causa nel caso la sfida fosse stata persa: Haluin doveva vincere a tutti i costi. Il giorno della sfida arrivò: davanti a centinaia di maghi della scuola e al Concilio stesso che li osservava dall'alto della torre, Furio e Haluin si sfidarono. Il combattimento fu lungo, ed entrambi sfruttarono a fondo tutte le proprie conoscenze, ma alla fine Haluin stremato cadde a terra sfinito, decretando la vittoria di Furio. Haluin era ormai però convinto che quello scontro fosse stato pilotato da qualcuno del Concilio: terribili incubi avevano scosso il suo sonno negli ultimi due giorni, impedendogli di studiare a dovere gli incantesimi, e come aveva detto Souliss quello scontro sembrava essere preparato apposta per metterlo in cattiva luce. Quella sera si svolse la votazione: nella Sala del Concilio vi erano sette membri (mancavano infatti Filanius, impegnato a Vesve con gli elfi, e Daemanister), e la votazione finì con una sconfitta; quando tutto sembrava ormai perduto, giunse nel salone Daemanister in persona, il capo del Concilio: la sua forza e il suo potere erano palpabili, e tutti i membri si prostrarono davanti a lui mentre con voce roca e decisa poneva il veto alla questione, dando la possibilità ad Haluin e ai suoi compagni di scendere nella Città Vecchia sotto Junre, un luogo antico e proibito, sigillato da anni, dove si pensa che Boccob portò il Medaglione. Nessuno osò obiettare alla cosa, solo Salhazer tentò di protestare ma fu messa a tacere in un secondo da Daemanister: la sua fama di Arcimago più potente di Flanaess era conosciuta dai nostri eroi, ma vedere all'opera i suoi poteri era inquietante. In cambio del permesso di scendere nella città vecchia, Daemanister chiese però ad Haluin un favore: sarebbe dovuto andare ad Asperdi, la città dei Deomanti, e lì uccidere Erisalion, il loro capo, che da troppi anni ormai si era macchiato di assassini e stragi di maghi e stregoni. Non rimase che accettare il patto: la vita del Deomante era divenuta il prezzo da pagare per raggiungere il Medaglione.

Personaggi Incontrati: Tesla, Furio, il Concilio dei Nove, Kino

Luoghi Visitati: Junre la Città dei Maghi