La Campagna le avventure

Viaggio nel Tempo - le Lacrime di Pelor

Dopo qualche ora di riposo i superstiti allo scontro coi non morti si prepararono a ripartire alla volta della base segreta dei ribelli: i corpi dei morti in battaglia vennero bruciati, poichè come Dart spiegò al gruppo tutte le creature che morivano su Flanaess erano destinate a rinascere come non morti al servizio di Sertan nel giro di un paio di settimane, e solo il fuoco poteva impedire a questa maledizione di avverarsi. Ma Merryl e gli altri non se la sentirono di bruciare il corpo di Haluin, e decisero di portarlo con loro su una lettiga, sebbene avvertiti da Dart sul fatto che il cadavere sarebbe stato bruciato entro pochi giorni per la salvaguardia dei ribelli e della stessa anima di Haluin. La piccola carovana giunse dopo due giorni di marcia in vista di quella che un tempo era la fiorente città di Gorsend: di Castel Blackhound non rimanevano che poche macerie su una collina lontana, e la stessa cittadina di Gorsend era ora un paese fantasma distrutto dalla guerra. Dart e Zul guidarono gli uomini fino a una casa diroccata, dove trovarono ad attenderli due ribelli con dei segugi (utilizzati per individuare eventuali presenze di non morti) di guardia a una botola, l'ingresso per la base sotterranea della ribellione, Zion (NDA non l'ho chiamata io cosi', sono i giocatori che l'hanno ribattezzata in questo modo in onore di Matrix ). Il Salvatore dei popoli umani di Flanaess....Jeb!!!Finalmente il gruppo fece la conoscenza del capo dei ribelli: in un laboratorio pieno di modellini, ampolle, libri e altri oggetti strani, trovarono con loro grande stupore un invecchiato ma ancora in salute Jeb, capo della ribellione e leader carismatico (?!?!?!) di questa comunità di sopravvissuti. Dopo diverse ore di spiegazioni e riassunti (Cronache e Leggende) riuscirono finalmente a convincere Jeb della veridicità del loro viaggio temporale: Jeb, spinto dalla curiosità tipica della sua razza, si lanciò subito in calcoli e progetti per cercare di capire il funzionamento del viaggio temporale e della natura del materiale di cui era composto il Quinam. Dopo qualche giorno di studio Jeb riuscì a scoprire che la distanza dall'epicentro dell'esplosione (il Quinam) influiva anche sulla durata del viaggio temporale, e che quindi chi si trovava più vicino al Quinam era arrivato precedentemente agli altri. Merryl si premunì subito (insieme a Krug) di stilare identikit di Erisalion nel caso che anch'egli fosse giunto in questo periodo temporale, e riempiendo di disegni del Deomante l'intero complesso sotterraneo. Capito il funzionamento del viaggio spazio-temporale grazie all'ingegno di Jeb, rimaneva però il problema di reperire il materiale di cui era composto il Quinam, e di caricarlo di abbastanza energia magica (proprio come il Quinam era stato caricato nel tempo delle energie magiche dei maghi trucidati ad Asperdi dai Deomanti). Purtroppo Jeb non aveva mai visto nella sua lunga vita di ingegnere-alchimista un materiale simile, e in un mondo in cui la magia era ormai nelle mani dei non-morti c'era anche il problema di dove trovare una tale quantità di energia magica per ricaricare il materiale grezzo. C'era però una persona che forse li avrebbe potuti aiutare, ma era prigioniera in uno dei campi di bestiame di Sertan: si trattava di Garinoff, il vecchio braccio destro di Lord Tharyen, tenuto ancora in vita e prigioniero dai non morti di Sertan proprio per le sue conoscenze. Liberarlo non sarebbe stato facile, poichè come spiegò Jeb al gruppo, i campi di bestiame erano diventati delle vere e proprie fortezze rispetto ai primi anni, quando le difese erano scarse e Jeb era riuscito addirittura a liberare tutti i prigionieri di un campo: Merryl e gli altri proposero un attacco diretto, ma Jeb non ne volle sapere, ritenendola una tattica suicida. Propose però al gruppo di andare a esplorare la zona guidati da Dart, il quale era stato proprio nei giorni precedenti a spiare la situazione dei campi nel Ket; nel frattempo lui avrebbe continuato a lavorare sul viaggio temporale. Il gruppo si riposò in vista della missione, e il giorno della partenza fu consegnata ad ognuno di loro una delle ultime pozioni guaritrici esistenti, un bene raro e prezioso in questo nuovo mondo; infine prima di partire cremarono il cadavere di Haluin, raccogliendone poi le ceneri come ricordo del loro compagno di avventure. Ma fu proprio durante il viaggio verso la valle del Ket che Mentor iniziò a percepire un potere nascosto all'interno delle pozioni: una sensazione di pace e serenità veniva emanata da quelle boccette, una sensazione mai sentita prima. Anche nel sonno e nella meditazione percepiva chiaramente visioni legate a Pelor e a quelle boccette, e giunti a Mitrik decise di rivelare i suoi dubbi ai compagni e di far ritorno velocemente e Zion, in modo da saperne di più sulle origini di quelle fialette. Una volta tornati di gran lena alla cittadella sotterranea chiesero a Jeb da dove venissero quelle pozioni, e Jeb spiegò che una loro esploratrice le aveva trovate tra le rovine della Cattedrale di Leukish, la (ex) Città Santa di Pelor; Mentor voleva vederci chiaro sulla questione, e propose di andare a Leukish, facendosi guidare dall'esploratrice di Jeb sul luogo in cui erano state ritrovate le pozioni: la sorpresa fu grande quando scoprirono che l'esploratrice in questione altri non era che Sania, la ragazza guerriera incontrata anni prima al seguito di Sigfrid, e apparsa nelle loro recenti visioni durante il viaggio temporale. Sania, invecchiata ma ancora in forze, non sembrò riconoscere nessuno di loro: anche lei, spiegò Jeb, era stata liberata da un campo di bestiame dieci anni prima, e da allora era stata un'ottima esploratrice per la comunità di Zion. Il mattino seguente il gruppo partì alla volta di Leukish, e schivando corvi esploratori e cacciatori di bestiame giunse alle rovine della città (distrutta anni prima dall'esercito di Sertan), dove Sania li portò ai resti della cattedrale di Pelor, teatro dell'ultima battaglia tra Pelor e Nerull. Le Cripte della Cattedrale di LeukishMentor sentiva intanto crescere dentro di lui la sensazione di pace e di serenità, segno che la fonte di potere che aveva generato le pozioni doveva essere vicina; e proprio all'interno del tempio devastato dalla battaglia Mentor riuscì ad attivare un antico passaggio segreto sotto l'altare circolare della cattedrale. Le interminabili scale a chiocciola portarono il gruppo nei sotterranei, accompagnandoli nella discesa con affreschi e bassorilievi raffiguranti la Seconda Guerra degli Dei, la battaglia tra Pelor e Nerull nella cattedrale, la morte del dio del sole e l'arrivo dell'esercito di Sertan a Leukish. Le scale terminavano davanti a un enorme salone pieno di colonne di marmo, con un pavimento di alabastro purissimo e un soffitto di smeraldo che illuminava con una luce verdastra l'enorme stanza, così enorme che non se ne scorgevano le estremità. Guidati dai sensi di Mentor attraversarono silenziosamente l'intera cripta, giungendo dal lato opposto dove ad aspettarli vi era un nero portale: al solo sfiorarlo si sbriciolò, rivelando una piccola stanza circolare con statue di alti sacerdoti di Pelor e una piccolo piedistallo su cui fluttuava sospesa a mezzaria una fiaschetta dorata, il contenitore delle ultime lacrime di Pelor. Il Guardiano delle LacrimeLa stanza era stata però dissacrata da Sertan, e la fiaschetta maledetta e protetta da incantesimi malvagi in grado di congelare qualsiasi cosa si avvicinasse al sacro contenitore: ma utilizzando il sangue di Mentor e benedicendo coi Bracciali di Nariel la stanza riuscirono a spezzare il sigillo e ad entrare in possesso delle lacrime. Le difese lasciate di Sertan sfortunatamente non erano finite: il portale della stanza, precedentemente sbriciolatosi, si tramutò in una creatura nerastra e dalle fattezze aliene, con due piccoli occhi bianchi in grado di uccidere con lo sguardo Mentor. Sania e Merryl riuscirono a uccidere con le loro armi incantate la bestia, la quale tornò polvere, ma per Mentor non c'era più nulla da fare: Merryl, appellandosi ai poteri del dio del sole, versò otto lacrime sul corpo dell'amico, e questi miracolosamente si riprese, tornando in vita. Ma non si trattava di Mentor, bensì del redivivo Landar!!! Mentre Merryl spiegava la situazione e gli ultimi avvenimenti, Balik iniziò a esplorare lo stanzone delle colonne: ad un tratto la luce del soffitto iniziò ad affievolirsi all'orizzonte dello stanzone, come inglobata da qualcosa di enorme che avanzava. Il nano prese e corse ad avvertire i compagni, che nel frattempo avevano deciso di tentare di usare le lacrime sulle ceneri di Haluin: l'oscurità inseguì il nano e inglobò completamente la stanza delle colonne, giungendo ad assediare anche la piccola stanza dove si trovavano Landar e gli altri....le luci delle torce si spensero sotto una gelida corrente d'aria mentre l'ottava goccia colpì le ceneri di Haluin, e quando Landar illuminò l'area con la bacchetta davanti a loro apparì una scena terribile: un'orda di piccoli esserini neri, simili a umanoidi scheletrici aveva invaso l'intero complesso sotterraneo, e stava ora cercando di uccidere gli intrusi... il loro numero era così elevato da riempire completamente l'intera stanza, senza lasciare nemmeno un minimo spazio. Dopo aver ricacciato faticosamente la prima ondata di creature e aver trovato in un angolo della stanza un Haluin vivo, nudo, ma decisamente sotto shock, si decise di abbandonare la stanza facendosi largo tra le creature utilizzando tutte le fonti di luce disponibili, l'unica cosa che sembravano temere quelle creature. Il viaggio all'interno della nera massa vivente di quegli esseri fu terribile, e solo grazie all'istinto nanico di Balik e all'astuzia del gruppo furono in grado di trovare la giusta direzione per l'uscita senza perdersi. Salite velocemente le scale a chiocciola giunsero finalmente all'aria aperta, ma la creatura che dimorava nei sotterranei non aveva ancora mollato la presa: un enorme tentacolo nero, generato dalla fusione degli esserini striscianti del sottosuolo, sbucò dallo stretto passaggio e cominciò a colpire chiunque capitasse a tiro: fortunatamente Landar riuscì ad attivare la chiusura del passaggio segreto, tranciandolo di netto e richiudendo quell'immonda creatura negli abissi della cattedrale.

Personaggi Incontrati: Jeb il Salvatore, gli abitanti della comunità di Zion, Sania

Luoghi Visitati: Zion la base dei ribelli, Leukish e le Cripte della Cattedrale di Pelor