La Campagna le avventure

Il Culto del Drago

Dopo aver atteso invano Sania alle porte della città per qualche giorno, il gruppo accompagnato da Simon, l'apprendista di Haluin, si diresse alla volta di Gorsend. Arrivati a Castel Blackhound ci fu un lungo colloquio chiarificatore con Garinoff, al quale vennero attentamente riassunti gli avvenimenti degli ultimi mesi: la missione ad Asperdi e lo scontro con Julian ed Erisalion, il viaggio nel tempo e il nero futuro che incombeva su Flanaess, il ritorno nel passato, l'esplorazione della Città Antica di Junre e la rivelazione di Erisalion/Daemanister, il teletrasporto nei monti Crystalmists e il recupero del primo pezzo del Medaglione dei Cieli, l'incontro con Olaf e Turàk e la loro morte per mano degli orchi della Zanna Rossa, e infine l'agguato dei mage-killer mandati da Erisalion per assassinare Haluin. Anche Garinoff ebbe molto da raccontare riguardo i recenti cambiamenti politici del continente, a partire dalla misteriosa esplosione di Asperdi e dall'uccisione del Concilio di Junre per mano di Daemanister, ora signore incontrastato di Keoland. Ma la rivelazione più grande fu quella riguardante le vere origini di Haluin, che altri non era che il nipote di Lord Tharyen (Cronache e Leggende), un segreto che il mago aveva scoperto molto tempo prima e che aveva preferito non rivelare ai compagni. Il gruppo si prese ben poco tempo di pausa, poichè vi erano molte cose da fare: per prima cosa l'Anello del Teschio e il pugnale Spettro furono distrutti nel fuoco, in quanto oggetti magici di natura maligna; in seguito quel pomeriggio Landar celebrò i funerali dei tanti amici scomparsi negli ultimi mesi, e la cerimonia si tenne nel piccolo cimitero sotto la grande quercia, nelle colline vicino Castel Blackhound. Tutti quanti si strinsero attorno alle tombe di Adam, Barlum, Julian, Thorkyll, Olaf, Turàk e Baran, e lacrime e preghiere scorsero silenziosi nel tramonto; ma il tempo non permetteva altri tentennamenti, poichè la maledizione che aveva colpito Merryl procedeva silenziosa e letale: nessuno a Castel Blackhound infatti riconosceva più l'halfling, segno che la "dimenticanza" stava progredendo velocemente. Haluin si diresse a Greyhawk, dove aveva intenzione di chiedere il permesso di studiare i libri dell'Arcimago Souliss, il mago di corte di Re Arkhan defunto per mano di Erisalion, per cercarvi una soluzione alla maledizione; Merryl, Balik e Landar invece proseguirono alla volta di Leukish, dove il chierico di Pelor voleva riferire al Patriarca Aynon le ultime vicende e chiedere se fosse possibile curare il suo amico dalla maledizione. Giunto a Greyhawk Haluin fu ben accolto dal re e da Sir Fardell, i quali erano infuriati per l'assassino del loro caro amico Souliss: oltre a ciò la perdita dell'alleanza con Keoland generava nuovi problemi politici, poichè il Regno di Kanak, l'eterno nemico di Flanaess, ne sarebbe uscito rafforzato mettendo a repentaglio la sicurezza del Sultanato di Zeif e della Valle del Ket. Haluin ottenne il permesso di alloggiare nelle stanze di Souliss e di prendere possesso dei suoi averi: ora che il posto di mago di corte era vacante e che Erisalion stava richiamando tutti i maghi del regno a Keoland, re Arkhan fu ben felice di insignire Haluin del titolo di nuovo mago di corte. Purtroppo anche nella biblioteca di Souliss non vi era traccia di cura per la maledizione: quando infine Sania riapparve a Greyhawk, i due decisero di tentare la loro ultima carta, ovvero di recarsi dall'Arcimago Kralizek, il liche che li aveva aiutati nel futuro, e di chiedere consiglio a lui. Dopo un piccolo problema con Sania e il suo pugnale di Nerull (requisito temporaneamente dai Figli della Luce dopo che la donna aveva cercato di introdurlo nelle stanze reali) i due partirono alla volta del castello del liche, nella Marca delle Ossa. La marca non era propriamente un luogo rigoglioso, quasi che la natura stessa sentisse la presenza del liche: anche i pochi contadini che vivevano nella zona parlavano del castello di Kralizek come di un posto maledetto e abbandonato, ma Haluin e Sania non si fecero intimidire e giunsero alle porte del castello. Qui, come nel futuro, furono accolti da un maggiordono-zombie, il quale li portò nella sala del trono di Kralizek, dopo aver superato corridoi abbandonati e impolverati. Il liche si dimostrò subito poco affabile: aveva fatto entrare i due nel suo castello solo perchè percepiva traccia residua della sua magia su di loro (la stessa magia che il Kralizek del futuro aveva lanciato sul gruppo) e non sapeva spiegarsene il motivo. Haluin raccontò tutte le vicende del futuro e di Sertan, riuscendo a catturare l'attenzione del liche: in cambio il mago chiese informazioni riguardanti la maledizione di Merryl e la cura per il vampirismo. Per la prima Kralizek non conoscenva alcuna cura, poichè a suo dire solo le divinità possono cancellare una maledizione tanto potente creata dagli antichi maghi di Junre; per la cura del vampirismo invece vi era un suo ex-adepto, un necromante la cui sete di magia aveva fatto perdere il senno, che era a conoscenza del rituale: si trattava di Theodosius il Pazzo, capo della setta del Culto del Drago, un piccolo gruppo di necromanti adoratori di draghi i quali credevano che il destino di Flanaess fosse essere assogettato dalla stirpe draconica, e in particolar modo dai draco-liche, la forma più potente ed evoluta dei draghi (a loro dire). Kralizek, sebbene di natura diffidente e irascibile, sembrava soddisfatto delle preziose informazioni sul futuro ottenute da I Draconici, le guardie del CultoHaluin, e diede loro (poco ospitale) alloggio nel suo castello per i due giorni seguenti, promettendo che avrebbe contattato Theodosius per organizzare un incontro, ma avvertendoli anche che il necromante era ormai completamente pazzo. Il liche fu di parola, e Haluin e Sania furono teletrasportati nella base segreta del culto, situata in una caverna sotterranea senza ingressi ne uscite; qui furono accolti più che calorosamente da Theodosius e dai cultisti: Kralizek aveva detto il vero, Theodosius era chiaramente un esaltato adoratore di draghi, e i suoi sgherri non erano da meno, tanto che usavano come guardie del corpo dei draconici, umanoidi mezzo-bestie dai tratti rettiloidi creati magicamente da Theodosius. Dopo essersi prostrati ai piedi di Haluin e averne "odorato" la natura draconica, Theodosius fece mille domande al mago, esponendogli le sue teorie sulla supremazia della razza draconica e offrendo loro ospitalità e aiuto. Theodosius era effettivamente a conoscenza del rituale per creare l'antidoto necessario alla cura del vampirismo, e interrogato da Haluin rivelò che anni addietro un altro drago era giunto in cerca del suo aiuto, un drago che altri non era che il Kerentalian, il padre di Haluin, giunto in cerca della cura per salvare sua moglie Aurora. L'unico ingrediente raro necessario per il rito era parte dell'energia vitale di un drago, e Kerentalian offrì il suo: purtroppo a quei tempi il rituale non era ancora perfetto, e il padre di Haluin perì, con sommo dispiacere dei cultisti. Ora però era stato studiato a fondo, e Theodosius assicurò che non vi sarebbero stati intoppi: Haluin accettò per amore di sottoporsi al rituale, e fu quindi preparato dai cultisti per l'inizio del rito. Portato nel salone del rituale, una caverna con una piccola piattaforma circondata da un profondo abisso colmo di nebbia, Haluin fu cosparso di olii e dopodichè Theodosius e altri due cultisti cominciarono il rito per asportare il fluido vitale del mago. Fu solo a rituale iniziato che Haluin comprese ciò che stava succedendo: Theodosius aveva con se un Globo dei Draghi, un antico artefatto in grado di soggiogare e comandare qualsiasi essere draconico, e tramite esso aveva intenzione di risucchiare la sua energia vitale per trasformarlo in un draco-liche! Paralizzato dal potere del Globo, Haluin era completamente inerme nelle mani di Theodosius: "Non preoccuparti" disse Theodosius con un sorriso da pazzo dipinto sul volto quando vide che Haluin aveva compreso il proprio destino Kerentalian il Draco-Liche"terminato il rituale la tua energia sarà prosciugata, e diverrai un draco-liche, un essere più potente e più forte, proprio come tuo padre!". Dalle nebbie fece lentamente la sua comparsa un enorme drago scheletrico, una creatura non morta che un tempo era Kerentalian, il padre di Haluin, e che ora non era altro che un burattino senza mente nelle mani di Theodosius. Così come il padre, anche il figlio era caduto nella trappola dei cultisti: Kino aveva però percepito il dolore e il pericolo che stava correndo il suo padrone grazie al legame empatico che li univa, e subito avvertì Sania. La donna guerriera era tenuta sotto sorveglianza dai draconici nelle sue stanze, ma questo non le impedì di massacrare chiunque si frapponesse tra lei e Haluin: giunta assieme a Kino nella stanza del rituale, assistette paralizzata dal terrore all'apparizione del draco-liche, ma una volta che questi tornò nelle nebbie saltò sulla piattaforma e buttò nell'abisso i cultisti. Theodosius, stremato dal rituale, afferò il Globo dei Draghi e si teleportò via, liberando Haluin dal giogo mentale del Globo. I cultisti e i draconici erano stati allertati, e Sania dovette farsi strada con le armi: Haluin era incosciente a causa delle energie risucchiategli, Kino era stato gravemente ferito da un draconico e anche lei sanguinava copiosamente. La base segreta non aveva ingressi, e l'unico modo per uscire era attraverso i teletrasporti e i portali magici creati da Theodosius: erano in trappola e soverchiati numericamente. Sania decise allora di tentare il tutto per tutto: minacciando di uccidere Haluin, riuscì a tenere in scacco i cultisti, i quali volevano catturare vivo Haluin per poter completare il rituale. Giunta al fiume sotterraneo che scorreva nella grotta vi si lanciò dentro con Kino e Haluin, e i tre furono travolti dalla corrente e portati via nelle prodondità della terra...

Personaggi Incontrati: l'Arcimago Kralizek, Theodosius il Pazzo e i cultisti del Culto del Drago

Luoghi Visitati: il castello di Kralizek, la base segreta del Culto del Drago