La Campagna le avventure

Giallo al Rifugio del Viandante

La mattina seguente il gruppo abbandonò il tempio di Nerull: sotto una pioggia incessante i nostri lasciarono la foresta e nel pomeriggio giunsero finalmente sulla strada principale. Stanchi e stremati quella sera arrivarono in vista di una locanda posta a metà strada tra Falwur e Polvar: il Rifugio del Viandante; la pioggia continuava cadere e nere nubi coprivano tutto il cielo, quindi decisero di fermarsi a dormire alla locanda in modo da far riposare anche Mikaela e la cognata comatosa. L'accogliente locanda "Il Rifugio del VIandante"Il Rifugio del Viandante era una locanda calda e confortevole, con un bel camino acceso e parecchi viandanti intenti a cenare alla tavolata: uno di questi, un uomo di nome Ruel, barò durante una partita a dadi e il suo avversario, un robusto guerriero dell'est, iniziò una rissa in piena regola con il baro e con Alexander, che nel frattempo era intervenuto per cercare di calmare gli animi. Thora, sorella di Ruel, e gli altri avventori riuscirono a separare i due, e il gruppo venne così a sapere che i due provenivano da Lopolla, ed erano intenzionati a lasciare la valle. Quella notte Ruel venne assassinato nella sua stanza, pugnalato ferocemente nel sonno: iniziò subito una caccia al colpevole, che vide immediatamente come primo indiziato il guerriero con cui Ruel aveva giocato ai dadi la sera precedente. Ma altri indizi sembravano confondere le indagini: l'arma del delitto non si trovava, i cani dell'oste nella sala comune erano stati sgozzati e nella stanza di Ruel erano state trovate aperte sia la porta di ingresso (scassinata) sia la finestra che dava sul tetto della stalla. Dopo una giornata di indagini inconcludenti quella notte Thora fu importunata da Thorkal, un uomo di Lopolla, e l'accusò di essere l'assassino: l'uomo tentò la fuga ma fu ucciso con una sola pugnalata da Liam, un mezzelfo, mentre stava cercando di fuggire da una finestra. I nostri, sospettando di una morte tanto rapida dell'uomo, analizzarono il pugnale di Liam, che si rivelò essere avvelenato: Liam però giurava di essere innocente, e di non essere stato lui ad uccidere Ruel quella notte, ma di aver visto il vero assassino. Tramite un serrato e "convincente" interrogatorio a Thora e a Liam, e soprattutto grazie al fatto che il mezzelfo sembrava essere realmente terrorizzato da quello che aveva visto la notte prima e quindi desideroso di "protezione", gli improvvisati investigatori ricostruirono ciò che era successo la sera prima: Ruel e Thora erano due ladri agenti della Mezzaluna, la gilda di ladri di Lopolla. Una settimana prima i due erano stati ingaggiati per rubare un anello d'oro a un ricco mercante della città, ma una svolto il compito avevano deciso di fuggire portando con loro la refurtiva. Sia la Mezzaluna che il mercante avevano quindi sguinzagliato i loro uomini per punire i due traditori e recuperare l'anello. Thorkal, l' uomo ucciso da Liam col pugnale avvelenato, era un agente del mercante venuto a recuperare l'anello, mentre il mezzelfo faceva parte della Mezzaluna ed era lì per recuperare l'anello e punire i due traditori. La sera prima Liam aveva quindi versato del sonnifero nella birra di Ruel e poi nella notte aveva scassinato la serratura introducendosi nella sua stanza per cercare l'anello. Mentre era lì un'altra creatura era entrata dalla finestra, e Liam si era nascosto per paura di essere scoperto: ma la descrizione della creatura che fece il mezzelfo e il terrore che si leggeva nei suoi occhi non lasciavano dubbi sul fatto che qualcosa di strano stava accadendo. La creatura pugnalò ferocemente più e più volte l'addormentato Ruel (il quale era ancora sotto l'effetto del sonnifero di Liam e quindi non si svegliò nemmeno) dopodichè fuggì dalla finestra. Ma le tracce che i nostri avevano trovato lasciavano supporre che l'assassino fosse rientrato nella locanda dopo essere uscito dalla stanza di Ruel, quindi doveva ancora essere lì con loro. Kurtan e un altro uomo allora tornarono a controllare la stalla, dove nel pomeriggio era stato trovato il pugnale usato dall'assassino probabilmente lanciato dalla finestra della stanza di Ruel una volta compiuto l'efferato omicidio. Lì scoprirono che tutti i cavalli erano stati trucidati e fu proprio nella stalla che Kurtan vide per la prima volta l'assassino: Topi Mannari!un orrenda creatura metà topo e metà uomo, armata di due spade che uccise l'uomo che accompagna Kurtan e ferì il paladino. Dopodichè il mostro si lanciò con un balzo disumano verso il tetto della stalla, distruggendone il soffitto e piombando attraverso la finestra nel corridoio del primo piano dove si trovavano gli altri avventori. La creatura cominciò a uccidere tutti coloro che si trovava davanti, ma la cosa sconvolgente era che il modo di combattere, i vestiti indossati e i lineamenti del volto non lasciavano dubbi sul fatto che si trattasse di Alexander: la maledizione della licantropia contratta durante i combattimenti coi topi mannari nella casa di Lord Galdor aveva iniziato a fare effetto con l'arrivo della luna piena; il fatto che Ruel avesse colpito e insultato ripetutamente Alexander la sera prima aveva probabilmente lasciato un forte rancore nel giovane guerriero, rancore che era stato liberato dalla parte malvagia e inumana rappresentata dal licantropo e che aveva portato l'Alexander-licantropo a uccidere ferocemente Ruel. Riconosciuto nella creatura il loro compagno di avventure, gli altri cercarono di immobilizzarlo in modo da trovare in seguito una soluzione per guarirlo e grazie a un incantesimo di Haluin Alexander fu addormentato e reso inoffensivo. Kokorì non fu così fortunata: Sania controllò la stanza della ragazza e scoprì che anche lei si era trasformata in topo mannaro, e pose fine alla sua vita trafiggendola con il suo spadone. Nella confusione generale Liam riuscì a liberarsi dalle corde con cui era stato legato precedentemente e a fuggire dalla locanda, facendo perdere le proprie tracce. Una volta legato a dovere Alexander, Kurtan e Landar sepellirono i sopravvissuti dietro la locanda, mentre Sania e Haluin interrogarono Thora. La ragazza venne però sfortunatamente trovata cadavere quella stessa notte, "uccisa da un'ombra" ( copyright 2002 Haluin), e quindi non ci fu modo di sapere oltre riguardo l'anello che lei e suo fratello avevano sottratto alla Mezzaluna. La mattina dopo il gruppo e gli avventori superstiti lasciarono la locanda in direzione Polvar, trasportando con sè Alexander (totalmente inconsapevole delle sue azioni da topo-mannaro) incatenato e immobilizzato.

Personaggi Incontrati: Ruel, Thora, Liam il Mezzelfo, Thorkal, gli altri avventori della locanda

Luoghi Visitati: la locanda "Il Rifugio del Viandante"