Usciti (quasi) indenni dalla piramide, i nostri fuggirono a dorso di cammello
dalla città mentre ciò che rimaneva di Kirantas si tramutava in sabbia. Raggiunti Abdul, Gilgamesh
e il resto della carovana, il gruppo potè ripartire alla volta di Zeif: ci volle però solo qualche
giorno prima di capire che la maledizione di Imenophis aveva colpito, infatti il braccio dove Landar
era stato colpito cominciò lentamente ad assumere un colorito grigiastro e la pelle a diventare
friabile. La maledizione della sabbia che anni prima aveva decimato la popolazione di Kirantas ora
stava intaccando lentamente il corpo del chierico! Solo grazie alle preghiere di Pelor Landar
riuscì a rallentarne gli effetti, tamponandone l'espansione al solo avambraccio.
Dopo un'altra settimana di viaggio finalmente la carovana raggiunse Zeif, la perla del deserto, tra
i cui tetti svettava il maestoso palazzo del Sultano. Pagato e salutato Abdul il gruppo fu costretto
a lasciare fuori città Ciba e Baran (cani e lupi non erano infatti ben accetti, essendo per forma
troppo simili ad Anubi, il dio dell'oscurità dalla testa di sciacallo) e potè finalmente raggiungere
la destinazione del loro viaggio, il palazzo del sultano. Questo era una costruzione da sogno: grande
come un paese, protetto dalle scimitarre delle fedeli guardie del sultano e dagli imponenti eunuchi, ricco di mosaici, affreschi
intarsi dorati, mobili pregiati e supellettili preziose, il palazzo rappresentava appieno la ricchezza
di questo paese. Al centro di esso il Sultano vi aveva inoltre fatto costruire una foresta artificiale,
abitata da esotiche e anche pericolose creature quali pappagalli, tigri, scimmie, ecc. Il gruppo fu
accolto dal Visir, il braccio destro del Sultano, il quale li condusse dal sovrano di Zeif: uomo robusto
e dai vestiti ampi e colorati, il Sultano diede udienza al gruppo nella sala reale, circondato dalle
sue molte concubine. Egli sembrava molto intenzionato ad unire i due regni dando la mano di sua figlia
Jasmine al Principe Valnir: il regno di Zeif essendo infatti tra Kanak e Greyhawk si trovava nella
scomoda situazione di cuscinetto tra i due paesi, e l'esercito Kanakiano era ormai sempre più sfrontato
nelle sue incursioni e depredaggi. Dopo un breve giro turistico del palazzo per mano del Visir
i nostri poterono riposarsi nelle stupende stanze a loro destinate, mentre Landar iniziava a informarsi
coi bonzi della biblioteca del palazzo se tra i loro papiri ci fosse una cura per la maledizione.
Quella sera, durante uno stupendo banchetto a base di datteri, carne di scimmia e altre pietanze locali,
il Principe Valnir fece finalmente conoscenza della sua futura sposa: Jasmine, accompagnata da alcune
odalische, deliziò i commensali con una esotica e sensuale danza del ventre, e dopo potè, col permesso
del padre, appartarsi per parlare e conoscere un po' meglio il suo (imbarazzatissimo) futuro sposo.
Mentre il Sultano e i nostri brindavano al futuro matrimonio e all'alleanza dei due regni, qualcuno
tramava alle loro spalle...
Nella zona più malfamata di Zeif, presso la Locanda dei 40 Ladroni, un uomo incappucciato dall'accento
dell'est stava assoldando cinque prezzolati assassini locali, offrendo una lautissima ricompensa.
L'obiettivo era proprio lo straniero giunto al palazzo quel giorno, un ragazzo dell'est; i cinque
assassini erano lestofanti della peggior specie, ognuno specializzato in diverse abilità, e per
evitare che si sapesse troppo l'uno dell'altro il loro committente li chiamava con dei nomi in
codice. C'era il Camaleonte, esperto nei travestimenti, il Sorcio, un mago delle serrature, la Vipera,
letale coi pugnali, la Scimmia, per il quale nessun muro era un ostacolo, e la Vedova Nera, esperto
di veleni: l'uomo dell'est si era già preoccupato di gestire anche la logistica, preparando loro
il piano su come entrare e trovare il ragazzo, tutto dettagliatamente spiegato su una mappa e su
una pergamena raffigurante il loro obbiettivo. I cinque, seguendo le indicazioni, trovarono il passaggio
preparato per loro nelle terme e arrivarono alle fogne di Zeif: qui seguendo le indicazioni lasciate
lungo la strada dal loro committente arrivarono fin sotto il palazzo del Sultano, per l'esattezza
nel giardino interno. Destreggiandosi bestie esotiche, guardie e porte, giunsero alle stanze degli
ospiti, pronti per dare il colpo letale al loro obiettivo.
Quello che non si aspettavano (e che il loro committente non aveva volutamente raccontato) era il fatto
che il Principe non fosse solo, ma bensì accompagnato da più che guardie del corpo: Merryl, sempre
guardingo, intercettò gli assassini nelle stanze del Principe e chiamati i rinforzi il gruppo di
briganti fu facilmente sconfitto. Ma chi aveva mandato chiaramente allo sbaraglio questi assassini,
preparando accuratamente un piano per farli entrare ma mandandoli chiaramente a morte certa?
Analizzando la pergamena recante il volto del Principe che era stata affidata agli assassini le
cose si complicarono: su di essa era stato infatti marchiato un messaggio in codice rilevabile solo
magicamente da Haluin ma invisibile ad occhi normali, come se il committente avesse usato gli
assassini come corrieri inconsapevoli di informazioni per il gruppo. Il messaggio diceva "UCCIDETE
IL SULTANO O LUI UCCIDERA' VOI. UN AMICO", ma il Sultano finora si era comportato in maniera
impeccabile con loro, perchè avrebbe voluto vederli morti? I due giorni successivi il gruppo rimase
sul chi vive, fino a quando giunse finalmente il giorno del fidanzamento ufficiale: davanti
alla folla festante di Zeif il Sultano avrebbe ufficializzato lo sposalizio tra il Principe Valnir
e la bella Jasmine. Indossati i loro abiti da cerimonia, il gruppo accompagnò il Principe sulla
balconata del palazzo che dava sulla piazza principale di Zeif: la gente raccolta per l'evento
era tantissima, e urla e grida di gioia si levarono quando arrivarono anche il Sultano, Jasmine e
il Visir. Dopo un breve discorso introduttivo il Sultano ufficializzò l'unione di Jasmine con il
futuro re di Greyhawk, e per suggellare questo evento propose di incrociare le spade, segno che la
loro non era solo una unione di sangue, ma anche militare contro il comune nemico Kanak. E fu
proprio a quel punto che avvenne l'incredibile: il Principe, dopo aver incrociato la spada con la
scimitarra cerimoniale del Sultano, affondò la lama nel petto del vecchio, uccidendolo sul colpo!
Personaggi Incontrati: il Sultano di Zeif, Jasmine, la figlia del Sultano, il Visir, i 5 assassini
Luoghi Visitati: Zeif