La Campagna le avventure

Quattro Halfling in cerca di guai

Tornati a Castel Blackhound il gruppo si sciolse temporaneamente, in attesa della partenza per Greyhawk. Merryl, a seguito di un sogno instillatogli da Yondalla, la divinità protettrice degli halfling, si diresse alle rovine di Axeport per cominciare una missione di vitale importanza. La ad attenderlo trovò altri suoi pari, paladini e campioni halfling: Milla Cuoredolce, una timida sacerdotessa di Yondalla, Loryn Pièveloce, bardo e prestidigitatore presso il Circo di Bolaron, e Tidus Fortebraccia, robusto boscaiolo. Ognuno di loro era in compagnia di un cane da galoppo ed ognuno di essi aveva in passato ricevuto la benedizione di Yondalla come difensore del popolo halfling: dopo aver fatto conoscenza e aver condivisio i propri sogni per il gruppo di piccoli amici fu chiaro che la divinità aveva assegnato a loro un compito ben preciso: trovare e recuperare un'antica reliquia, sepolta nella tomba di Elda Collolungo, una paladina halfling che secoli prima durante la Guerra degli Dei si era distinta in battaglia. Riunendo gli indizi forniti dalla divinità e grazie alle conoscenze bardiche di Loryn il gruppo trovò l'ingresso segreto della cripta, situato dietro una cascata. Dopo aver superato diversi trabocchetti lasciati a guardia della cripta e aver sconfitto i malevoli spettri di tombaroli defunti finalmente gli halfling arrivarono alla prova finale: solo uno di loro poteva accedere però alla cripta di Elda, e nacque quindi un battibecco tra Tidus e Merryl, visto che entrambi si ritenevano il prescelto da Yondalla. Alla fine Loryn e Milla appoggiarono Merryl e questi ebbe modo di aver accesso alla cripta, dove l'halfling recuperò la reliquia; Tidus, scornato e offeso, accettò con malumore la scelta dei suoi compagni di ventura. La missione era stata completata e la reliquia, il pugnale appartenutoo ad Elda Collolungo, recuperato: gli halfling si separarono, ritornando ognuno alla propria vita di tutti i giorni.