Nella Tana di Crovax
Seguendo
le indicazioni di Sigfrid i nostri eroi giunsero sui monti Yatil, una zona rocciosa
e disabitata: qui arrivarono a un piccolo paesino di montagna di nome Jalos,
famoso per il Monastero di San Ferdinando, un famoso chierico di Pelor che secoli
prima aveva fondato su quei monti un'abbazia attorno alla quale poi era nato
il piccolo villaggio. Qui il gruppo fu ben accolto dagli abitanti (Haluin in
particolare si innamorò e spulzello una ragazza del luogo, Michelle),
gente semplice dedita alla pastorizia, e anche l'Abate Zaccaria e i monaci del
monastero si dimostrarono ben felici di ospitare dei viandanti sotto il loro
tetto. Strani avvenimenti successero però nei giorni che gli avventurieri
trascorsero al villaggio: alcuni monaci che avevano scoperto informazioni utili
sparirono misteriosamente, donne apparvero nottetempo nel chiostro del monastero
per poi svanire nel nulla, e l'annuale miracolo di San Ferdinando, il famoso
calice di luce, con grande sgomento di tutti non ebbe luogo. Qualcosa di strano
stava accadendo al monastero, e tutti ne sembravano all'oscuro; intanto la calma
e la serenità del monastero venivano scosse dalla presenza del gruppo:
Haluin litigò pesantemente con l'Abate Zaccaria per ragioni teologiche
e accusò inoltre Zaccaria di essere in combuttà con Crovax, mentre
Alexander e Gilgamesh furono sorpresi a rubare in cucina. In breve solo Landar
rimase all'interno del monastero, mentre gli altri furono ospitati dai cittadini
di Jalos. Quella notte Crovax, che da secoli aveva fatto del monastero il suo
covo, fece la sua mossa contro quegli invadenti intrusi: una donna vampira (che
si rivelò essere poi una delle donne rapite dai chierici di Nerull nella
Foresta dei Rovi) attentò alla vita di Alexander e Haluin, mentre Galrin
e Fiamma, una misteriosa lupa ai comandi di Crovax, attaccarono Landar nelle
sue stanze. In breve il monastero cadde nel caos: i monaci succubi di Crovax
guidati da Galrin e da uno stregone della sua banda attaccarono gli altri monaci
e il gruppo, mentre alte fiamme iniziarono a divampare per tutto il monastero.
L'incendio, opera di Zaccaria, fu l'ultimo azione dell'anziano abate prima di
togliersi la vita: il dolore e il senso di colpa per aver ceduto al controllo
del vampiro non permisero al chierico di continuare a vivere. Seguendo Galrin
nel chiostro gli avventurieri giunsero attraverso un passaggio segreto nei sotterranei
del monastero, dove dopo aver fronteggiato un'orda di topi impazziti infine
giunsero faccia a faccia con Crovax: 
il
prode Kurtan cadde sotto i micidiali colpi del vampiro, ma grazie all'intervento
provvidenziale di due persone misteriose e un lupo (Marianne, Julian e Baran)
Crovax fu messo in fuga, e Galrin fu schiacciato da Alexander mentre cercava
di scappare trasformato in topolino. La fuga di Crovax si rivelò molto
breve, poichè prima di suicidarsi Zaccaria aveva dato intenzionalmente
fuoco all'abazia e alla tomba di San Ferdinando, il luogo ormai sconsacrato
dove Crovax aveva posto la propria tomba. Senza un rifugio a cui tornare e con
l'ormai imminente arrivo dell'alba Crovax capì di essere ormai perduto:
combattè fino alla fine, ma venne ucciso da Marianne ed Alexander e divenne
cenere dopo essere stato colpito al cuore da un paletto di legno. L'alba illuminò
le macerie del monastero, ormai completamente distrutto e bruciato, mentre i
nostri eroi stanchi e feriti trovavano rifugio al villaggio. Julian e Marianne
non diedero molte spiegazione riguardo alla loro missione in quel luogo, ma
prima di lasciare Jalos Marianne si dimostrò particolarmente interessata
a un antico tomo che Haluin aveva recuperato nel covo di Crovax prima che iniziasse
a crollare tutto. Ancora sconvolto per la morte del loro amico Kurtan e per
i terribili avvenimenti successi in quel paesino di montagna, il gruppo partì
da Jalos, dirigendosi a Lopolla in cerca del meritato riposo (Cronache
e Leggende).