La Campagna le avventure

Addestramento Psionico

Sertan era scappato alla caccia del gruppo, e purtroppo i nostri eroi erano stati aggiornati con altre brutte notizie, accadute durante la loro assenza oltre il Mare Ghiacciato: l'esercito di Kanak aveva iniziato a mettere sotto assedio il confine ovest del regno, coadiuvato dal regno alleato del Sultanato di Zeif, mentre i ninja delle Ombre, coadiuvati dal Cacciatore, avevano attaccato e distrutto due dei tre monasteri dei Pugni d'Acciaio, uccidendo Sulfisi e Zeindastra, due dei tre Maestri. Morgan Raven, che si era recato in loco per le indagini, aveva confermato che ad attaccare erano stati ninja potenziati come quelli che avevano attaccato il castello e ucciso Re Arkhan: nel tentativo di carpire nuove informazioni si era quindi diretto al terzo e ultimo Monastero dei Pugni d'Acciaio, confidando che le Ombre si palesassero per concludere il lavoro di sterminio. Come se non bastasse anche Daemanister aveva dato un'altra dimostrazione di forza, trasformando il 28 marzo del 1376 la città di Kester in una Città Specchio. La situazione per il nuovo Re, poco più che un ragazzo, era quindi decisamente complicata, con nemici su ogni fronte e pochi fidati alleati.
Inaspettatamente Morgan raggiunse il gruppo a Castel Blackhound con buone notizie: nel mese passato al Monastero dei Pugni d'Acciaio sui monti Lortmil non aveva visto traccia delle Ombre, però aveva acquisito importanti informazioni. La prima era che il Maestro Fun-Lao, l'ultimo dei maestri dei Pugni d'Acciao, lo aveva ben accolto in quanto inviato di Re Valnir e aveva accettato di addestrarlo nell'arte della meditazione e dell'autocontrollo. L'anziano Maestro infatti una volta informato della minaccia del Cacciatore e delle Ombre non si era particolarmente scomposto, dicendo che l'addestramento mentale a cui si sottoponevano i monaci era in grado di difenderlo dall'assalto mentale di creature come il Cacciatore, e Morgan si era quindi fatto avanti per imparare queste tecniche di autodifesa mentale, che a suo dire avevano dato i suoi frutti. L'altra importante informazione era che al Monastero era presente una giovane monaca in grado di bloccare con la sua sola presenza divinazioni e comunicazioni magiche: durante la sua permanenza infatti egli non era riuscito a utilizzare mezzi magici di tal tipo, e uno strumento simile sarebbe stato sicuramente utile nelle mani del gruppo per difendersi dalle magie scrutative di Daemanister e della Kamala. Il problema era che la ragazza, chiamata Lida, era anche la pupilla del Maestro Fun-Lao: portarla via dal Monastero sarebbe stato complicato.
Il Monastero dei Pugni d'Acciaio sui Monti LortmilIl gruppo decise di andare ad indagare al Monastero su questo misterioso allenamento mentale e su questa ragazza: Haluin, che nel frattempo era molto impegnato nei suoi studi magici e nell'imparare a gestire le sue nuove ali draconiche, era però molto scettico riguardo queste nuove scoperte. Una volta giunto in loco non rivelando nessun particolare potenziale nella ragazza e diffidando nell'efficacia dell'allenamento del Maestro Fun-Lao decise di tornare a Castel Blackhound a proseguire i suoi studi. Il resto del gruppo invece, dopo essersi presentato al saggio Maestro Fun-Lao e aver fatto la conoscenza di Lida, dopo una breve prova iniziale cominciò l'allenamento mentale: passarono quindi il mese successivo in lunghe ed estenuanti sedute di meditazione e autocontrollo nel dojo del Monastero, supervisionati dal Maestro Fun-Lao e con l'ausilio di Lida, fortificando la loro mente e le loro difese psichiche (il tutto condito dai mille proverbi di saggezza del Maestro Fun-Lao).
Giunse infine la conclusione dell'allenamento, e con esso la prova finale: il Maestro Fun-Lao portò il gruppo in piena trance meditativa, trascinandoli in una realtà psionica simile a quella in cui il Cacciatore aveva portato il gruppo durante il viaggio nel deserto del Sultanato. Il gruppo si ritrovò in una sorta di Monastero Mentale, una proiezione sul piano psionico del Monastero dei Pugni d'Acciaio, vigilato da possenti samurai guardiani: Lida, che li aveva accompagnati nella prova finale, li guidò con sicurezza all'interno della struttura, portandoli dinnanzi alle porte delle tre prove. Dietro di esse il gruppo doveva affrontare tre tra i loro nemici più terribili, per poter superare le loro paure e affinare il loro autocontrollo mentale. La prima prova fu affrontare in un inquietante cimitero Kurtan e orde di zombie: Lida e il gruppo, sebbene inizialmente in vantaggio, finirono soverchiati dal nemico e, una volta sconfitti, si ritrovarono fuori dalla porta della prova... morire in questo regno psionico non era infatti un problema, essendo le prove per l'appunto calibrate per potenziare coloro che le affrontavano e far capire punti di forza e di debolezza. La seconda prova vide invece il gruppo fronteggiare in un'affollata taverna un nemico mai visto, un essere più macchina che uomo, autoproclamatosi "Cronoguardiano": questi era in grado di muoversi nello spazio e nel tempo, con poteri molto simili a quelli sviluppati da Sania, ed era inoltre in grado di modificare la propria struttura fisica e il proprio armamento in base al nemico. A fatica e grazie ai suggerimenti di Sania il gruppo riuscì ad abbatterlo, lasciando però molti quesiti irrisolti su chi fosse visto che il gruppo non lo aveva mai visto prima. La terza prova fu una disfatta: sulla cima della Torre di Junre il gruppo fronteggiò Daemanister, il quale con i suoi poteri temporali e i suoi potenti incantesimi annichilì in pochi secondi il gruppo.
Le tre prove si erano concluse e Lida era quindi pronta a portare fuori dalla realtà psionica i nostri eroi, quando qualcosa di terribile accadde: il Cacciatore si palesò, irridendo i nemici che lo avevano abbandonato nel deserto credendolo morto, e prese il controllo del Monastero Mentale, grazie ai suoi potenti poteri psionici. Facendosi largo tra i samurai guardiani, corrotti e controllati ora dal Cacciatore, il gruppo e Lida riuscì a raggiungere l'uscita del Monastero Mentale e a tornare nel mondo materiale con grande scorno del Cacciatore: qui scoprirono che il Monastero dei Pugni d'Acciaio Un Cronoguardianoera sotto l'attacco dei ninja delle Ombre, e per la prima volta dovettero fronteggiare questi terribili guerrieri potenziati. Recuperato il proprio equipaggiamento si riunirono nel dojo, dove il Maestro Fun-Lao era sotto l'attacco dei ninja: a guidare l'attacco, così come per gli altri due Monasteri distrutti, vi era nientemeno che Naimune, l'Ombra di Hextor, leader delle Ombre ed ex-allievo di Fun-Lao. Ad accompagnarlo vi erano Taipai, il Senzanaso, suo fedele braccio destro, e altri ninja potenziati. Iniziò un furioso combattimento tra le due fazioni, che vide uscire sconfitti le Ombre, ma a caro prezzo: Naimune, aiutato da Taipai, riuscì infatti a colpire a morte Fun-Lao, ma questi, con le ultime forze, riuscì a sua volte ad assestare un colpo letale al Maestro delle Ombre. Taipai e gli ultimi ninja superstiti portata a che per lei era stata come un padre, termine la missione fuggirono nelle ombre grazie ai loro poteri occulti, maledendo il gruppo per aver ucciso il loro Maestro. Lida, in lacrime, ebbe modo di rivolgere poche ultime parole al morente Fun-Lao, mentre il Monastero dei Pugni d'Acciaio andava a fuoco: tutti gli altri monaci erano stati infatti uccisi dai ninja potenziati e il monastero era stato distrutto... Lida era l'ultima rimasta dei Pugni d'Acciaio.
Dopo aver sepolto i corpi dei caduti i superstiti tornarono a Castel Blackhound, raccontando ad Haluin degli avvenimenti accaduti al Monastero e accettando Lida nel gruppo sia per le sue doti combattive sia per il suo potere latente di mimetizzazione agli incantesimi divinatori; nel mentre Jeb aveva iniziato a lavorare alla ricostruzione di Krug009, riagganciandogli la testa e riparandone l'armatura col mithril gentilmente offerto da Landar e Merryl. Rimanevano ancora alcuni punti oscuri sulle vicende avvenute al Monastero dei Pugni d'Acciaio, in particolare chi fossero i Cronoguardiani. Il mistero venen in breve svelato quando Sania venne (nuovamente) attaccata da queste creature: la barbara non era infatti la prima volta che veniva attaccata da un Cronoguardiano, esseri in grado di fermare il tempo e adattarsi al loro nemico. Uno di essi infatti già in passato, durante il viaggio del gruppo verso la Torre di Kralizek, aveva attaccato la ragazza: il gruppo non lo aveva visto perchè il combattimento si era completamente svolto nel "tempo fermato" e Sania li aveva tenuti all'oscuro su cosa fosse successo (sebbene la distruzione e i morti nella locanda dove era avvenuto l'attacco era stati ben palesati al gruppo). Questa volta due Cronoguardiani, dopo aver fermato il tempo, attaccarono Sania a Castel Blackhound: la prima volta Sania era sopravvissuta a stento contro uno di essi, e questa volta riuscì a cavarsela solo perchè in suo soccorso giunse un malmesso Krug009 (anch'esso in grado di muoversi nel tempo fermato essendo un'anomalia temporale). Una volta scomparsi i Cronoguardiani sconfitti e riavviato il tempo Sania non potè fare altro che raccontare ciò che era successo al resto del gruppo, accorso nel cortile di Castel Blackhound devastato dal combattimento, mentre Jeb si disperava per la distruzione del suo laboratorio e per le nuove riparazioni da apportare a Krug009, pesantemente danneggiato nel combattimento.