La Campagna le avventure

Vendetta Finale

Tornati a Castel Blackhound Landar ufficializzò il passaggio di proprietà del libro "Cronache delle Guerre degli Dei" a Sania (come promesso), attualmente in copiatura dagli amanuensi del Monastero di Kindle.Una volta recuperato anche Merryl ad Highport, di ritorno da una sua missione segreta, il gruppo si riunì per volere di Sania: la barbara aveva infatti un importante notizia da dare al gruppo. Quando Sania rivelò l'informazione il gruppo rimase sorpreso: la donna aveva scoperto dove si nascondevano Kurtan e i suoi Cavalieri del Sangue! L'iniziale sorpresa e felicità lasciò subito qualche dubbio su come ella fosse riuscita a trovare la locazione dell'odiato nemico, e le spiegazioni che Sania diede ("Me lo ha detto un cane!") aumentarono i dubbi: ma Sania era ormai rinomata per i suoi segreti e i suoi misteri, quindi il gruppo sebbene guardingo decise di verificare la veridicità dell'informazione.
La tana di Kurtan altro che non era che le catacombe del Monastero di Jalos, ovvero la vecchia tana di Crovax, il vampiro che lo aveva trucidato e maledetto con la maledizione del vampirismo: tutto sarebbe finito là dove era iniziato. Haluin verificò magicamente con incantesimi di scrutamento la sicurezza della zona temendo sia per una trappola, sia per un'eventuale presenza di forze della Kamala in zona (Jalos era infatti nel territorio occupato dall'esercito di Kanak) ma la zona sembrava tranquilla: il gruppo decise quindi di partire per lo scontro finale con il loro vecchio amico/nemico.
Il giorno dopo, conclusi i preparativi per la missione e memorizzati gli incantesimi adatti, il gruppo arrivò separatamente al villaggio di Jalos, chi camminando nel vento (Merryl, Landar e Lida), chi teletrasportandosi (Haluin e Sania); il villaggio di Jalos era una cittadina fantasma, abbandonata e senza vita da quando dieci anni orsono Kurtan aveva ucciso tutti gli abitanti e vampirizzato Michelle, la moglie di Haluin, proprio il giorno del loro matrimonio. Sania guidò il gruppo fino alle rovine del Monastero, dove effettivamente trovarono due Cavalieri del Sangue a guardia di alcuni cavalli e dell'ingresso ai sotterranei: abbattuti silenziosamente i nemici e ormai sicuri che in quel luogo ci fosse Kurtan, il gruppo si avventurò nelle catacombe.
Arrivati alla fine di una lunga e ammuffita scala il gruppo ebbe però un'amara sorpresa: la voce di Kurtan risuonò echeggiando nelle catacombe, minacciando e deridendo gli odiati nemici... si trattava di una trappola! Mentre una forte esplosione faceva crollara dietro di loro la via di fuga verso la superficie, un nutrito gruppo di Cavalieri del Sangue attaccava il gruppo, venendo però facilmente sconfitto. Haluin e gli altri si trovavano però in trappola: le catacombe erano state protette magicamente da eventuali teletrasporti e la via di fuga dietro di loro era stata bloccata... Kurtan li stava aspettando e ora stava giocando con le sue prede nelle sua stessa tana. Esplorando la zona il gruppo scoprì che quella era effetticamente la base dei Cavalieri del Sangue: trovarono infatti dormitori, magazzini e una prigione: in essa i Cavalieri del Sangue tenevano tre persone in vita, utilizzate dai vampiri come riserve di cibo. Uno di loro, Gabriel, era troppo debole anche solo per parlare, mentre un altro, Kulao, era un soldato della Kamala catturato dai vampiri e incapace di comunicare causa diversa lingua. Vi era infine Miranda, una donna rapita da un paese poco lontano da Jalos, la quale dopo un primo momento di terrore (pensava fossero venuti a divorarla) spiegò al gruppo il modus operandi dei Cavalieri del Sangue e le terribili atrocità di cui erano state vittime. Miranda mostrò quindi loro dove li portavano quando i vampiri venivano sfamati: un passaggio segreto che portava inuna stanza semicrollata con un buco nel pavimento, puntellata con grosse trave di legno per evitare crolli: essendo troppo rischioso portare i tre ex-prigioniei con loro il gruppo decise di dare un'arma a Kulao, l'unico in grado di combattere, e di farli scappare in superficie.
Mastini VampiriciDopodichè il gruppo scese nel buco, inoltrandosi ancora più in profondità nelle catacombe del Monastero e avvertendo sempre di più nell'ambiente la corruzione di questo luogo un tempo sacro...Appena scesi tutti però il gruppo ebbe una nuova amara sorpresa... anche qui Kurtan aveva orchestrato una trappola: i vampiri fecero a pezzi le travi che puntellavano il soffitto della stanza superiore, bloccando la via di fuga del buco da cui il gruppo era arrivato. Nel mentre un minaccioso ringhiare e occhi rossi nel buio fecero da anticipazione a ciò che stava per succedere: se prima Kurtan aveva scagliato contro il gruppo la sua carne da cannone (gli umani dei Cavalieri del Sangue), questa volta lanciò all'attacco le sue truppe d'elite: mentre affamati mastini vampirici caricavano Merryl e gli altri, un manipolo di progenie vampiriche si avvicinava silenziosamente nascosto tra le ombre del soffito, gettandosi dall'alto sui nemici. Questa volta lo scontro fu più cruento e difficile, ma con l'aiuto degli incantesimi di Landar e dei poteri della Stella del Mattino tutte le creature vampiriche vennero distrutte.
Dopo aver ripreso fiato il gruppo riprese la marcia nei sotterranei, finendo in un'altra trappola di Kurtan: in quello che un tempo era l'accesso al pozzo sotterraneo della costruzione ritrovarono Miranda, in verità un'accolita dei Cavalieri del Sangue, la quale attivò col sacrificio della sua stessa vita un'antica e malvagia creatura posta nel pozzo da Kurtan, una Nebbia Vampirica in grado di risucchiare al solo contatto il sangue dai corpi dei viventi. La nebbia iniziò lentamente a invadere tutto l'ambiente, non lasciando al gruppo altra soluzione che lanciarsi in una rocambolesca fuga verso l'alto, spostandosi tra le macerie della scalinata in parte distrutta che li avrebbe portati di nuovo al piano superiore. Dando fondo a tutte le loro abilità e con l'ausilio di qualche pozione magica il gruppo riuscì per un soffio a salvarsi anche da questa trappola. Il gruppo iniziava ad essere in difficoltà: gli agguati degli accoliti di Kurtan avevano iniziato a minare le loro riserve di energie e di incantesimi, e il tocco malevole delle creature non morte aveva in parte prosciugato le loro riserve vitali. L'unico passaggio percorribile (alcuni passaggi erano infatti stati fatti crollare precedentemente dai Cavalieri del Sangue) porò il gruppo in quello che doveva essere il cuore delle catacombe, il luogo dove erano stati sepolti nel corso dei secoli i monaci del Monastero: una decina di catafalchi di pietra erano allineati su ambo i lati dell'ampio ambiente, ma anche questo luogo era stato corrotto e infettato da Kurtan... la cripta principale, posta al centro della stanza, era stata trasformata in un blasfemo altare di Nerull dal vampiro, ponendovi sopra un teschio umano coperto di rune sacrileghe, e ad esso era stata incantenato con nerastre catene magiche il fantasma dell'Abata Zaccaria, l'ultimo alto prelato del Monastero. Mentre il gruppo osservava preoccupato lo spirito, dal teschio posto sulla cripta partirono nerastri lampi d'energia, che misero al tappeto tutti quanti... il gruppo era caduto in un'altra trappola di Kurtan!
Kurtan l'Araldo di NerullA risvegliarli fu una malevola e conosciuta voce: immobilizzati da catene nerastre non poterono far altro che assistere al trionfante ingresso del loro un tempo amico e ora arcinemico, Kurtan l'Araldo di Nerull. Il vampiro si fece avanti, nella sua armatura nera come la notte e gongolante per l'agognata vittoria: ad accompagnarlo vi erano la bella Michelle, moglie di Haluin ma ormai completamente tramutata in vampiro asservito a Kurtan, e un giovane ragazzo biondo dall'aspetto ferale, con un lungo spadone legato sulla schiena. I due trascinavano il corpo ancora in vita di un uomo privo di sensi: quando Kurtan sollevò per i capelli il suo viso, il gruppo vide che si trattava di Gilgamesh, il loro amico bardo di lunga data: Kurtan aveva riunito in quella stanza tutti coloro che avevano partecipato alla sua morte e alla sua trasformazione in vampiro. A quel punto Kurtan, all'apice del trionfo, rivelò il suo piano, creato e portato a termine in un lungo decennio: quando il gruppo lo aveva abbandonato da solo contro Crovax, lasciandolo a morire e rinascere come vampiro, aveva avuto inizio il suo odio per loro. Aveva quindi iniziato a colpire i loro amici e parenti: aveva ucciso la moglie di Haluin Michelle e gli altri abitanti di Jalos proprio il giorno di nozze, aveva riportato in vita come non morto il vecchio maestro di Landar, Loren, e gli aveva fatto uccidere la famiglia di Landar e i chierici del Monastero del Sole, aveva tramutato in vampiro Bitto Senzatetto, un halfling del villaggio di Sopramonte dove Merryl era nato e gli aveva fatto trucidare tutti gli abitanti, aveva attaccato Castel Blackhound e ucciso Lord Tharyen, lo zio di Haluin. Aveva anche progettato di uccidere Sania, in quanto amica del gruppo, ma quando l'aveva avuta tra le sua mani, pronta per essere sbranata, aveva percepito qualcosa... ella era affetta dal vampirismo, ma un vampirismo diverso dal suo, qualcosa di nuovo: Sania era un vampiro in grado di vivere alla luce dell'odiato sole! Come era potuto succedere? Neanche lui era riuscito a capacitarsi della cosa, ma aveva deciso di approfittare di questa incredibile scoperta. Con lei aveva quindi concepito un figlio, dopodichè l'aveva lasciata libera di andarsene: la donna aveva segretamente partorito il bambino, nato precocemente e in grado di svilupparsi a una velocità soprannaturale, e l'aveva cresciuto di nascosto, dandogli il nome di Giona. Egli era il ragazzo con lo spadone sulle spalle presente nella stanza: ed era stata proprio Sania a portare il gruppo in quella trappola su ordine di Kurtan! Il vampiro liberò dalle catene la debole Sania, ordinandole di trucidare Gilgamesh e nutrirsi del suo sangue: la donna-vampiro obbedì, uccidendo il bardo sotto gli occhi inorriditi dei suoi amici. Il gruppo era sbigottito per l'amara scoperta: per quanto tempo il gruppo aveva cresciuto in seno una creatura della notte? E da quanto tempo Sania serviva Kurtan? La donna aveva tradito tutti loro, trascinandoli in questa trappola mortale... E questo era proprio che Kurtan voleva: non solo aveva strappato loro gli affetti nel corso di questi anni, ma ora voleva fargli provare l'amaro gusto del tradimento, lo stesso che aveva provato lui dieci anni orsono quando era stato abbandonato al suo destino e alla morti/non-morte dai suoi amici. Ma in Kurtan albergava ancora una parte del suo io paladino: quella piccola parte, sebbene distorta e corrotta, prevedeva una morte onorevole sul campo per i suoi odiati nemici. Liberati dalle catene magiche che li intrappolavano le due fazioni si affrontarono in un combattimento impari: da una parte vi erano infatti Lida, Merryl, Haluin e Landar, feriti e reduci da troppe battaglie, dall'altra potenti non-morti quali Kurtan, Sania, Michelle e Giona. Iniziò quindi lo scontro finale, e la fazione di Landar cercò di reggere l'impeto e la furia dei loro nemici come poteva; la svolta fu quando Lida riuscì ad abbattere Giona, il figlio si Sania: la barbara, sotto shock, riavvolse il tempo per salvare suo figlio e grazie ai suoi poteri vampirici dominò la mente di Lida, impedendole di uccidere suo figlio. Haluin nel mentre era riuscito a uccidere grazie ai suoi incantesimi Michelle, sua moglie, che lo aveva ingacciato in un feroce corpo a corpo. Kurtan era ormai in minoranza: Michelle morta, Sania passata dall'altra parte, Giona ferito e sotto il controllo di sua madre; non gli rimase dunque che fuggire in forma di nebbia vampirica con la coda tra le gambe, ancora una volta tradito da un membro del suo gruppo. Ma Landar e gli altri non avevano nessuna intenzione di lasciarselo scappare: tenendosi comunque in guardia da Sania (di cui non si fidavano più) distrussero il teschio posto sulla cripta (liberando lo spirito dell'Abate Zaccaria e rimuovendo il maleficio che da esso verteva sul Monastero per opera di Kurtan) e dopodichè si lanciarono all'inseguimento del vampiro tramite un passaggio che li portò in superficie. Qui, poco prima dell'alba, avvenne lo scontro finale con Kurtan: il vampiro, a cavallo del suo nero destriero donatogli da Nerull in persona, caricò a spron battuto il nemico, abbattendo Merryl. Ma Landar si era preparato all'evenienza e tramite i suoi poteri esiliò da questo piano la cavalcatura demoniaca di Kurtan: questi, privo di una rapida via di fuga, si lanciò allora in un selvaggio combattimento corpo a corpo prima con la spada, poi a mani nude in un disperato tentativo di risucchiare le energie vitali dei suoi nemici per ritemprarsi le ormai ingenti ferite. Ma il suo destino era ormai segnato, e cadde sotto i colpi della Stella del Mattino: Kurtan, l'Araldo di Nerull, era infine morto; Landar ne decapitò la testa e la impacchettò per portarla come prova della vittoria a Leukish. Sania, terminato lo scontro, senza dire nulla tagliò di netto la testa di suo figlio Giona, l'ultima cosa che lo legava ancora a Kurtan; la situazione era troppo tesa e c'erano troppe cose di cui parlare e da spiegare: Landar non voleva lasciar andare via Sania, un non morto, libero di uccidere, specie dopo il suo tradimento. Ma Sania non voleva rimanere a dare spiegazioni, quindi ormai libera da ogni legame usò i suoi poteri vampirici per volare via nella bruma mattutina, lasciando il resto del gruppo a sepellire i caduti.
Tumulati nei pressi del Monastero di Jalos i corpi di Michelle, Giona, Kurtan, Gilgamesh e Gabriel (Miranda lo aveva infatti ucciso, mentre non vi era traccia di Kulao nelle rovine del Monastero), il gruppo lasciò infine quel luogo: erano riusciti a uccidere l'Araldo di Nerull, ma a quale prezzo? La fiducia nel gruppo era stata minata, erano stati traditi ed il piano finale di Kurtan era comunque andato a buon fine... era riuscito a far assaporar loro quello che aveva provato anni orsono lui stesso: il tradimento di un amico.

Personaggi Incontrati: Kurtan, Figlio delle Tenebre, i Cavalieri del Sangue,Michelle, Giona, Gilgamesh

Luoghi Visitati: Jalos, Monastero di San Ferdinando