La Campagna cronache e leggende

Faccia a Faccia con Erisalion

Sopravvissuti allo scontro dell'Arena, Merryl, Haluin, Lucilla e Balik vennero scortati nelle segrete del Palazzo di Asperdi, dove vennero nuovamente incatenati alle fredde ed umide pareti della stanza delle torture. Le orecchie dei prigionieri risuonavano ancora del clamore della battaglia, e delle incitazioni e delle urla della folla entusiasta dell'arena: il sangue era scorso a fiumi, il loro sangue e quello del minotauro contro cui si erano dovuti scontrare. Rumori di passi si fecero lentamente strada nelle loro teste, finchè le deboli fiamme delle torce presenti nella stanza non mostrarono ai loro occhi i loro visitatori: Erisalion, il Gran Sacerdote dei Deomanti, fece il suo ingresso, seguito da dei Chierici del Quinam. Le guardie si spostavano riverenti al suo passaggio, inchinandosi e mai guardandolo negli occhi: "Bene bene" disse l'uomo, osservando con quei suoi occhi carismatici e diabolici allo stesso tempo i quattro prigionieri "siete sopravvissuti all'arena. Ma mi spiace informarvi che domani mattina verrete arsi vivi sulla piazza principale della città: non posso lasciare che i sicari inviati dal Concilio dei Maghi continuino a vivere nel mio regno, sarete un esempio per tutti!". Erisalion li fissava, uno a uno, come se stesse cercando di leggere nelle loro menti i loro pensieri, le loro paure..."Uscite tutti" disse a un certo punto rivolgendosi alle guardie "lasciatemi solo con loro....". Le guardie abbandonarono la stanza, e un silenzio irreale riempì la cella: "ora che siamo soli" disse con voce calma e pacata il Gran Sacerdote "voglio dirvi una cosa prima che moriate: scommetto che il Concilio vi ha mandato qua promettendovi oro, gloria e onore per coloro che mi avrebbero finalmente eliminato, e scommetto anche che mi hanno dipinto come un pazzo, un assassino, un blasfemo...certo, da quel che dicono loro IO sono il male, IO il nemico... MENZOGNE! Loro sono il cancro del mondo! Quello che nascondono sotto Junre, il loro segreto, il segreto di Daemanister, io lo scoprii per caso quando ancora studiavo alla scuola di magia di Junre!". La voce di Erisalion, che era salita di tono in preda alla rabbia, si fece bassa, quasi un sussurro "Si, ero un mago, e lo sono tuttora. Ma una volta scoperto il segreto di Junre sono fuggito, perchè sapevo che non mi avrebbero lasciato in vita: ho cambiato identità, sono divenuto un rinnegato, e sono giunto qui, dall'altra parte del continente, dove ho fondato Asperdi e creato il Quinam per difendermi da Daemanister e dal Concilio: la loro lunga mano qui non mi potrà colpire! Grazie alle informazioni ricavate dai miei studi proibiti a Junre sono riuscito a creare un catalizzatore in grado di assorbire la magia intorno a se e incanalarla nel possessore: il Quinam! No, non è un essere senziente, nè una divinità: è un accumulatore di energia magica che mi permetterà di distruggere Junre, e che mi è stato anche di grande aiuto nella costruzione della setta dei Deomanti: questi sciocchi credono ciecamente a ciò che dico loro, confidando nella benedizione di un dio inesistente!". La risata di Erisalion risuonò forte nella stanza, e un sorriso maligno apparve sul suo volto "qui sono al sicuro, sono l'unico nel raggio di chilometri a poter usare la magia, e appena avrò accumulato abbastanza energi, potrò sconfiggere il Concilio, distruggere Junre e diventare padrone di Flanaess...". E ora nei suoi occhi potevate vedere chiaramente l'odio e il desiderio di vendetta fondersi in pura pazzia.