Il momento culminante della Guerra degli Dei fu lo scontro tra
gli eserciti di Rhodrick e Kelmar nella pianura di Paynim, che vide coinvolti
in entrambe le fazioni la quasi totalità delle razze presenti su Flanaess.
Agli ordini di Re Rhodrick si erano messi elfi, nani, umani, halfling e gnomi
convocati da ogni angolo del reame dalle avatar delle divinità benigne,
mentre Lord Kelmar poteva vantare un esercito di goblinoidi, orchi, cavalieri,
maghi e mostri di ogni tipo, ma soprattutto godeva dell'importante appoggio
di un vasto numero di non morti convocati da Nerull. Vampiri, lich, ombre e
ogni altro tipo di creatura della notte aveva risposto alla chiamata del proprio
dio, abbandonando i sicuri rifugi nelle profondita' della terra; Re Rhodrick
sapeva che se per la carne da macello (quali orchi e goblin) sarebbe bastata
l'organizzazione e il coraggio dei cavalieri di Greyhawk, a poco invece sarebbero
bastati armi e scudi contro le armate di non morti, creature magiche immuni
al semplice ferro, in grado di prendere il controllo col solo sguardo degli
uomini e di farli scappare in preda al panico con il loro solo apparire sul
campo di battaglia. Il compito di dar battaglia a quelle creature della notte
fu quindi affidato agli elfi, che grazie alle loro potenti arti magiche e alla
loro innata predisposizione contro le magie di controllo mentale erano i più
adatti a combatterli. Lo stesso Corellon Larethian fornì ai propri protetti
armi incantate magicamente, potenti artefatti in grado di proteggere gli elfi
dagli oscuri poteri dei più potenti non morti e allo stesso tempo in
grado di danneggiarne i resistenti corpi. Nella battaglia che seguì in
particolare un piccolo gruppo di elfi, chiamati le Lame d'Argento, si coprì
di gloria per le loro gesta: guidati da Liadon Silverhair e da sua moglie Nariel
riuscì a respingere per ore intere l'avanzata di decine di vampiri.
Separati dal resto dell'esercito elfico e chiusi da tutti i lati dalle creature
di Nerull, i 17 elfi trovarono la morte uno a uno: ne’ Daedral, la potente
spada magica donata da Corellon a Liadon, ne i potenti incantesimi clericali
di Nariel salvarono i due sposi e i loro compagni dalla morte. I loro corpi
senza vita furono recuperati alla fine della battaglia e, una volta conclusasi
la guerra, furono posti insieme a quelli dei loro 15 compagni d'armi in un piccolo
tempio eretto in loro onore nella Foresta dei Rovi, nel Ket.