La Campagna cronache e leggende

Il Futuro di Flanaess

Anno 1382: esattamente 500 anni dopo la prima discesa degli Dei sulla terra di Flanaess una accecante luce rossa squarciò il cielo, e tutti capirono che ciò che era accaduto secoli prima si stava ora per ripetere. Gli dei furono nuovamente richiamati sulla terra, dove si reincarnarono negli avatar, e il caos si sparse nuovamente per Flanaess : Gruumsh guidò le tribù orchesche dei monti Crystalmists, invadendo Keoland e ponendo d'assedio Junre , dove nel frattempo si erano barricati i maghi sotto il comando di Boccob e Wee Jas. Nerull non si lasciò sfuggire una seconda occasione, e si diresse alla città santa di Leukish, intenzionato una volta per tutte a porre fine alla sua eterna battaglia con Pelor: il suo ingresso nella città seminò morte e pestilenza, ma fortunatamente Pelor riuscì a portare in salvo la maggior parte della popolazione della città prima dello scontro finale. Il duello ebbe inizio sul piazzale antistante alla Cattedrale di Leukish, e si concluse solo 10 ore dopo, all'interno della Cattedrale stessa : Nerull fu sconfitto dalla luce di Pelor, ma le terribili ferite inflitte dal dio della morte non lasciarono scampo all'avatar del Dio Splendente, il quale morì piangendo un'ultima volta per il terribile destino che attendeva Flanaess. L'anarchia regnava nel paese nel frattempo, sebbene gli avatar buoni e i loro seguaci cercassero di combattere i mostri e i demoni che stavano uscendo dai loro nascondigli per seguire gli avatar maligni. Ad un certo punto una creatura esterna al conflitto si fece avanti: un vampiro di nome Sertan iniziò ad uccidere uno ad uno gli altri avatar con estrema facilità, senza preoccuparsi nè della loro fazione nè dei loro intenti. Dopo aver spazzato via Gruumsh e gli orchi a Keoland , superò senza alcuna difficoltà le barriere magiche di Junre create dalle due divinità della magia: giunto allo scontro diretto disintegrò con un sol colpo Boccob, dopodichè decapitò Wee Jas, rase al suolo la città lasciando in piedi solo la Torre del Concilio, sulla cui cima impalò la testa della dea come monito per i suoi nemici. La Foresta di Vesve bruciaSuccessivamente si diresse alla Foresta di Vesve, dove si erano asserragliati Corellon Larethian e gli elfi in attesa di sferrare un attacco contro le armate non morte: Sertan incenerì con un solo incantesimo l'intera foresta, trucidando tutti coloro che vi si erano rifugiati. A questo punto le altre divinità si accorsero del tremendo pericolo che stavano correndo: Ehlonna e Obad-Hai chiamarono a raccolta le forze della natura, animando tutte le foreste del regno e chiamando a loro tutte le bestie e le fiere , e le scagliarono contro Sertan e il suo esercito di non-morti, composto dai corpi dei nemici uccisi precedentemente. Ma davanti al potere della morte e della pestilenza anche la natura dovette soccombere, così come morirono uno a uno tutti gli altri avatar per mano di Sertan: l'ultimo a perire fu Vecna, il cui spirito fu distrutto e il cui corpo fu posseduto da Sertan stesso. Morti gli dei, la Seconda Guerra degli Dei era terminata: ora vi era un nuovo Imperatore sulla terra di Flanaess.

Le nubi ricoprono il cielo di Flanaess...Le nubi coprirono il cielo completamente, e quella fu l'ultima volta che i viventi videro il sole : Sertan oscurò la terra, in modo che luce del sole, mortale nemica dei suoi seguaci non-morti, non fosse più un problema. La temperatura sulla terra calò, lasciando spazio a un autunno eterno: la terra era sterile, brulla, senza vegetazione nè fauna: i viventi divennero prede dei non morti, e furono creati veri e propri Campi di Bestiame dove venivano imprigionati gli uomini in modo da avere una riserva di cibo costante e disponibile in ogni momento. I soldati della legione non morta di Sertan, aiutati da feroci mastini demoniaci e da stormi di corvi spie, iniziarono così la caccia ai sopravvissuti. Senza i chierici, i cui poteri erano spariti con la morte degli Dei, e con sempre meno maghi (ora che Sertan era diventato unico Dio della Magia aveva plasmato a sua immagine e somiglianza la magia, legandola al Piano Negativo in modo da potenziare i suoi necromanti non-morti: convogliare l'energia magica dalla terra comportava ora una perdita di linfa vitale per i viventi), la battaglia era impari, e per l'umanità non rimaneva altro che lottare strenuamente per la propria libertà e sopravvivenza.