La Campagna cronache e leggende

Nelle Trame del Tempo

Nell'istante in cui Jeb attiva il meccanismo del gancio, il piccolo blocco di cristallo nero si stacca dalla morsa e inizia a cadere, diretto verso la sfera nera; per un istante sembra quasi che una calma innaturale pervada il salone: non udite le urla di Balik, non vedete ciò che resta di Lucilla e Krug, ne vi preoccupa la presenza di Sertan, onnipotente e letale, a pochi metri da voi. Non appena il blocco entra in contatto con la sfera, cala il silenzio più totale: lo pseudo-quinam sembra crescere, come una piccola bolla nera, inglobando lentamente tutto ciò che lo circonda; vedete sparire Jeb all'interno della sfera, solo per vederlo poi ricomparire dal nulla vicino al corpo esanime di Krug, afferrare il corpo del mezzorco e gettarsi nello strapiombo sotto la piattaforma. Dopodichè l'onda nera vi travolge, e i vostri sensi vi abbandonano.

Una sensazione strana, ma già vissuta, vi avvolge lentamente: nessuno dei vostri cinque sensi sembra in grado di funzionare in questo nulla oscuro che vi circonda. Mentre vagate solitari in questo limbo notturno, sperando in cuor vostro che l'esplosione non abbia portato con voi anche Sertan stesso, iniziano ad apparirvi immagini, sequenze di vita simili a sogni ad occhi aperti, squarci del passato. Vi ritrovate ad osservare la scena dell'esecuzione di Lord Galdor ad opera di Sigfried, nelle cantine della villa del sindaco a Falwur: Sigfried vi da le spalle ed è chinato sulla bara della progenie vampirica, pronto a porre fine alla non-vita dell'uomo con l'ausilio di un paletto di legno piantato nel cuore. Udite come udiste allora le ultime sue parole rivolte a Lord Galdor "Questo è da parte di Sertan!", ma questa volta la scena cambia bruscamente: vi ritrovate a osservare la situazione dal corpo di Galdor, e vedete ciò che vide nei suoi ultimi istanti di vita. Gli occhi di Sigfried, freddi e glaciali, vi guardano, mentre un ghigno malefico gli si dipinge sul volto mentre affonda il paletto nelle carni del vampiro; "TRADITORE!" sentite gridare mentre il legno squarcia pelle, muscoli e cuore. Poi il buio.

Vi risvegliate in una stanza umida e piena di cianfrusaglie: nella piccola sala sotterranea vedete da una parte due piccoli gnomi, identici e pallidi in volto, e dall'altra parte Alexander, Merryl e Landar, con le ferite al volto e alla gamba fresche e sanguinanti. I due gnomi vampiri sembrano parlare all'unisono, declamando le loro ultime parole prima che il combattimento inizi e Daedral ponga fine alle loro vite: "E così eccovi qua... vi ha mandato lui vero?" chiedono con rassegnazione "A terminare il lavoro che avevate iniziato anni fa... siamo stati costretti a nasconderci alla morte ultima... possa Nerull maledire in eterno il nostro fratello traditore, e possa nostro padre torturare la sua anima quando il traditore giungerà nell'Abisso...poichè anche se ora c'è un nuovo signore oscuro nel Ket, Crovax rimarrà sempre il nostro unico signore, e noi che siamo i suoi ultimi figli fedeli lo vendicheremo". Parole oscure ed enigmatiche. Le tenebre vi accolgono mentre il duello mortale di cui già conoscete l'esito comincia.

Le immagini iniziano ora ad apparire in rapida successione, sequenze di eventi già vissuti appaiono velocemente ai vostri occhi, così velocemente che non riuscite quasi più a capire cosa rappresentino; riuscite solo a carpire uno stralcio di una scena: sembra essere Greyhawk, e davanti a voi vedete Morgan Raven, l'ex capo della Mezzaluna facilmente riconoscibile per bianca chioma, mentre vi mette in guardia dalla possibilità che la Kamala cerchi di assassinare il re. E una frase dell'uomo ora vi colpisce: "...abbiamo già avuto a che fare io e voi, anche se indirettamente..." l'immagine inizia a farsi disturbata "...avevo ricevuto il compito ..... persona .... rubare un libro .....vostro possesso.....".

Nausea e vertigini vi assalgono, e poco prima di perdere definitivamente i sensi pregate in cuor vostro che il viaggio nel tempo abbia avuto successo.