La Campagna cronache e leggende

Il Corvo Bianco

Morgan Raven, il Corvo Bianco, si aggirava per le fogne di Lopolla circondato da sei guardie del corpo. I lunghi capelli bianchi per i quali gli era stato affibbiato il suo soprannome emanavano riflessi argentei alla luce della torcia, mentre il piccolo gruppo si addentrava nei complessi cunicoli sotterranei della città. Sebbene fosse ormai in età avanzata (e il candore dei suoi capelli ne erano una lampante prova) pochi tra i suoi seguaci lo consideravano un vecchio: lui era il fondatore della Mezzaluna, la più potente (o meglio l'unica rimasta dopo una serie di guerre invisibili al resto della popolazione) tra le gilde del Ket, un uomo che partendo dalla strada come piccolo ladruncolo era riuscito a creare una potente organizzazione specializzata in ogni campo, dal furto all'assassinio, dall'estorsione al contrabbando. Coloro che lo avevano sottovalutato ora dormivano sotto qualche metro di terra nelle campagne poco fuori Lopolla, mentre ai pochi che osavano sfidarlo veniva presto fatto intendere che non era una buona idea minacciarlo o mettergli i bastoni tra le ruote. Questo lo aveva capito anche la potente gilda dei mercanti di Lopolla, che piuttosto che farselo nemico gli avevano proposto un'alleanza: loro non avrebbero infastidito più di tanto i suoi uomini, tenendo a bada le guardie con piccoli "regali", mentre Morgan avrebbe fatto attenzione a non colpire gli affiliati alla gilda dei mercanti, limitandosi invece a punirne i nemici alleggerendone le borse, i carri e i negozi. Negli ultimi anni era andato tutto a gonfie vele ed entrambe le parti avevano tratto grossi profitti dal loro patto; solo recentemente c'era stato qualche attrito quando un membro del consiglio di Lopolla, che ovviamente era interamente composto da membri della gilda dei mercanti, era misteriosamente sparito nel nulla: la gilda dei mercanti aveva subito sospettato di Morgan, e questi aveva dovuto faticare non poco per convincerli che la Mezzaluna era estranea ai fatti. Ora pareva fosse sorto un altro problema, visto che raramente il consiglio chiedeva a Morgan di presentarsi di persona per discutere di "affari" "Come se già non bastasse il mancato successo di ieri notte" sibilò il vecchio. "Signore siamo arrivati" le parole di uno dei suoi sottoposti lo distrasse da quei pensieri, e la luce del giorno inondò il passaggio mentre veniva rimossa la botola. Il gruppetto si ritrovò nel vicolo dietro la sede del consiglio, e dopo pochi minuti (e dopo svariate perquisizioni sulla sua persona) Morgan fu fatto entrare nel salone delle riunioni. Dietro un lungo tavolo sedevano otto persone riccamente vestite, i potenti mercanti consiglieri di Lopolla. Solo una sedia era vuota, quella del consigliere misteriosamente scomparso. "Ben arrivato Morgan" ruppè il silenzio il più anziano tra gli otto "scusa se ti abbiamo distratto dai tuoi affari". Morgan sorrise "I miei affari sono i vostri affari, quindi meglio fare in fretta prima che qualcosa sfugga al mio controllo". "Hihi" ridacchio il vecchio mercante "come al solito punti subito al sodo. Bene lascia che ti presenti un mio amico" disse indicando la porta d'ingresso del salone, da cui entrò un uomo riccamente vestito "Costui e' Beldom, mio amico di lunga data. Sembra che qualche settimana gli sia stato rubato qua in città un anello a cui teneva molto, e mi chiedevo se sapessi per caso dove trovarlo mio caro Morgan....". "Non c'e' bisogno di proseguire con questo discorso" lo interruppe Morgan "ho capito dove vuoi arrivare: se qualcuno della mia gilda ha rubato l'anello del signor Beldom sara' punito, e l'anello recuperato". "Bene Morgan allora questo e' tutto" disse il vecchio consigliere "e ricordati: ora c'e' un posto libero all'interno del consiglio, e non necessariamente lo affideremo a un nostro confratello mercante". Morgan sorrise di rimando, ma si sentiva a disagio. Il consiglio voleva fargli dono di una poltrona tra i capi della città? E' perché? Forse per tenerlo sotto controllo 24 ore su 24....oppure erano altre le loro intenzioni?. "Ora vi devo lasciare, i miei affari mi attendono" salutò Morgan e senza voltarsi indietro raggiunse il vicolo dove lo attendevano i suoi uomini. In meno di venti minuti sedeva nelle sue stanze, sorseggiando dell'ottimo vino e rimuginando sull'incontro coi consiglieri. Toc toc. "Avanti" disse Morgan, mentre la mano correva al suo pugnale "A sei tu bene"disse al giovane mezzelfo appena entrato nella stanza. "Mi aveva mandato a chiamare signore" chiese il mezzuomo. "Si mio caro Liam" rispose il vecchio ladro "pare che Ruel e Thora continuino a crearci problemi anche da morti. Eliminarli e' stato un dovere per noi, poiché avevano tradito la Mezzaluna operando senza il mio permesso, ma ora pare che dovremo anche recuperare l'oggetto che rubarono per compiacere quell'ammasso di vecchi che governano questa città". Morgan si versò dell'altro vino nel bicchiere ormai vuoto e proseguì a parlare "Questo sarà un lavoretto che, purtroppo, dovremo fare gratis, ma" continuò sorridendo "potremo aggiungerci qualche piccolo optional: da quel che sappiamo e da quello che ci hai raccontato l'anello e' nelle mani dei tizi che sono scappati qualche giorno fa da Lopolla con il libro che TU" e qui Morgan perse il sorriso "non hai recuperato....abbiamo perso diversi uomini in quell'operazione, e senza libro niente compenso.....pensi per caso Liam di valere il compenso che era stato pattuito per il recupero di quel libro? Pensi per caso che la tua vita valga 50000 monete d'oro?". Liam era sbiancato in volto. "No Liam" continuo' Morgan "non vali così tanto. Ma se recuperi il libro e ANCHE l'anello può darsi che dimentichi il tuo fallimento". "Sssi si signore" balbettò il mezzelfo "lo farò". "Bene Liam" sorrise Morgan "allora prendi con te degli uomini e inizia a cercarli". Liam fece per uscire quando Morgan lo fermò "Un'altra cosa Liam. Pare che con quelle persone ci sia un nostro uomo, un traditore a quanto pare. Uccidilo. La Mezzaluna non lascia in vita i traditori". Liam fece un cenno affermativo con il capo e abbandonò la stanza. Morgan sorrise soddisfatto e continuò a bere il suo vino, pensando alla proposta del consiglio......