Faggio Rosso
Faggio
Rosso un tempo era un uomo qualunque, ma divenne presto un druido di Elhonna.
Orfano di nascita, viaggiava come "parassita" seguendo le carovane
di profughi e viaggiatori che si muovevano per Flanaess, fino a quando un giorno
la piccola carovana con cui viaggiavi fu colta da un'imboscata di briganti.
Riuscito a fuggire per un pelo alla morte, si nascose nella foresta vicina,
dove venne inseguito dai briganti che non volevano lasciar testimoni della loro
razzia; Faggio Rosso passò la notte all'addiaccio, con la paura nel cuore
e il soffio della morte sempre vicino. Ma il mattino dopo era ancora vivo: i
banditi non l'avevano trovato e i lupi non l'avevano divorato, ma era smarrito
e perso nella foresta. Dopo aver girato a lungo affamato e infreddolito fece
un incontro decisamente inaspettato, intravedendo nella boscaglia un bellissimo
e bianco unicorno: senza farsi vedere lo seguì (o fu l'unicorno che si
fece seguire?) nella foresta fino a giungere in una bellissima radura con una
piccola cascata naturale e un laghetto: li vi erano animali di ogni genere in
pace e armonia, e in mezzo a loro vi era una giovane donna, una ninfa di nome
Syla, vestita di semplici foglie e arbusti. Ella lo accolse e gli insegnò
a parlare con la natura e a vivere in armonia con essa: Faggio Rosso si lasciò
alle spalle il suo burrascoso passato, per sempre, seguendo invece il percorso
tracciato dalla Dea Elhonna e dalla sua Sacerdotessa, la sua maestra Syla. Attraverso
quella sacra radura era possibile giungere in qualsiasi foresta di Flanaess
seguendo il magico unicorno di Sila, e così Faggio Rosso iniziò
a viaggiare visitando jungle, tetri boschi, stupende e millenarie distese di
alberi: la natura era ora sua amica e sua guida.