La Campagna GDR Zone

Gli Incubi di Haluin

La stanza era buia e Haluin dormiva tranquillamente sul suo letto, finalmente era tornato a Jalos dalla sua Michelle e lei non era sola!La sua futura moglie portava in grembo il suo erede, una nuova vita a cui lui avrebbe potuto insegnare tutte le sue conoscenze e a cui lui non avrebbe mai fatto mancare il suo affetto.Il sonno era tranquillo, rilassato e soprattutto era un riposo pacifico dopo mesi di battaglie e di missioni con i suoi compagni; improvvisamente però Haluin sentì un suono,il suo nome!Il suo nome chiamato da una voce disperata,una donna che piangeva,Michelle! Haluin si mise a sedere sul letto e subito vide 5 figure all’ingresso della stanza, Alexander era in ginocchio bloccato da due esseri, al suo fianco c’era Michelle con un espressione disperata in volto e tenuta bloccata da un’altra figura con occhi assetati di vendetta e pronti a strappare una vita anzi due…
Haluin non riusciva a distogliere lo sguardo da quegli occhi era come ipnotizzato,la scena sembrava bloccata come se ci fosse un momento di stasi nello scorrere del tempo. L’angoscia lo assaliva, il sudore gli rigava la fronte, avrebbe dovuto parlare e forse aveva parlato!Oppure no?La scena era li ferma immobile quando ad un tratto tutto iniziò a diventare sfuocato, l’oscura figura alle spalle di Michelle alzò il braccio e dilaniò il corpo della sua giovane sposa con un sol colpo;Haluin cercò di alzarsi per proteggere la sua amata ma era intontito e bloccato, fu a in quel momento che la scena davanti ai suoi occhi scomparve definitivamente sull’eco di alcune parole:”Mi vendicherò,vi ucciderò tutti…”
Aprì gli occhi la stanza era buia se non per la sua piccola pietra luminosa posta sul bastone al suo fianco. Un sogno,ancora un sogno e sempre lo stesso!Per quanto aveva dormito?L’ultima cosa che ricordava era che Merryl era venuto per le solite lezioni di elfico alcune ore prima ma adesso che ora era?Sicuramente notte pensò, ma non ricordava di aver cenato…Erano passati ormai tre anni da quel tragico fatto ma il ricordo era ancora vivo dentro di lui e lui voleva, doveva salvarla!Perché lui lo sapeva lei era viva, si lei doveva essere ancora viva!Erano tutti solo dei poveri sciocchi, cercavano tutti di risollevargli il morale, ma lui non ne aveva bisogno!Lui lo sapeva,lei era viva o forse no?Forse avevano ragione tutti…pensando a questo una lacrima gli rigò il volto. Lentamente si alzò dalla sua scrivania e pensò che avrebbe potuto interrompere i suoi studi per quel giorno e che soprattutto sarebbe stato bello poterla andare a trovare e rivedere ancora una volta… con il volto rigato dalle lacrime uscì dalla stanza…