La Campagna GDR Zone

Di ritorno dal Culto

Haluin ricomparve all'interno della sua stanza, subito accanto al suo letto, prese Kino e con delicatezza lo sdraiò sul morbido cuscino e gli allungò una moneta di platino :" Riposati e cerca di rifocillarti piccolo amico mio, è tutto finito...per ora." Un'ultima carezza alla testa dello pseudo drago, si girò verso la libreria e vi si appoggio con entrambe le mani, il respiro ancora affannato e quel fastidioso ronzio nella testa. "Tranquillo Haluin devi stare tranquillo" continuava a mormorare dentro di se. Chiuse gli occhi e cercò il conforto degli dei della magia, un secondo... un minuto...forse decine di minuti...All'improvviso riaprì gli occhi, tese i muscoli delle braccia, emise una specie di ruggito e con forza scaraventò la libreria a terra riempiendo la stanza di libri, Kino alzò lo sguardo e osservò in silenzio il suo compagno. Era meglio lasciarlo tranquillo in quegli attimi, ormai lo sapeva e poi sotto sotto poteva anche capire la rabbia che attanagliava il cuore di Haluin, "Prrrr padrone deve stare più tranquillo, uomo con palla magica non essere qui...mangiare moneta buona di platino su..." Un movimento proveniente dalla porta distolse Haluin dai suoi pensieri, lentamente la porta si aprì: "Ma-ma-maestro s-s-s-iet-siete v-v-v-voi?" - "Silenzio Simon non ho tempo da perdere ora e che nessuno mi disturbi, attendimi qui fuori avrò a breve un compito per te". Senza nessun commento la porta si richiuse ed Haluin si sedette tranquillo alla sua scrivania, quante cose erano successe in una sola giornata, quante cose aveva capito, quante cose aveva scoperto ma soprattutto quanto sarebbe cambiato lui...Ma ora il tempo era poco, doveva riordinare i suoi pensieri, organizzarsi e soprattutto scrivere le lettere, ovviamente con le parole giuste e adatte alla situazione. Il Culto del Drago era stato decimato probabilmente solo il capo di quella feccia era sopravvissuto, si era forte ma la sensazione era che lui lo fosse di più...molto di più.... Quello stolto si basava solo su quella maledetta sfera ma chissà, quella che sembrava l'arma più sicura e più forte contro di lui, probabilmente alla fine si sarebbe rivelata un immenso vantaggio. Ormai lui conosceva la sua forza, era Theodosius a non conoscere la sua reale forza e nemmeno Haluin fino a poche ore prima la conosceva realmente, ma ora si! Ora sentiva quel fuoco ardere dentro sempre più forte. E il merito di tutto era anche loro - le mani di Haluin si serrarono a pugno e le nocche sbiancarono - il gruppo, le persone che dovevano essere unite, aiutarsi, decidere insieme, il medaglione è tutto, non dobbiamo abbandonare i portatori - un sorriso amaro rigò il volto di Haluin - balle! Ma certo, ora era tutto chiaro, erano tutte scuse, tutte inutili parole! Ora aveva capito! L'abbandono di Landar nella torre non era stato frutto del caso o della distrazione! Il suo mancato inseguimento nei sotterranei del culto del drago non era frutto di un fraintendimento! E nemmeno la mancanza di aiuto contro quella specie di mostro draconico era un caso! Ma come aveva fatto Landar a non accorgersene? Poteva forse esserlo anche lui?!? - Haluin scosse la testa sogghigando - No no era troppo imbottito dei dettami di Pelor, troppo fiducioso per poterlo essere! La spiegazione era sicuramente un'altra, probabilmente aveva sottovalutato le situazioni, probabilmente l'euforia per qualche incantesimo inaspettato e soprattutto il non sapere che, senza di lui, il suo corpo al momento sarebbe schiacciato sotto cumuli di macerie nella torre di Kralizek. Ma non l'avrebbe avvisato, ci sarebbe dovuto arrivare da solo....ma perchè? Perchè tutto questo? Probabilmente era tutto legato al medaglione.... ma chi dei due?! Il piccoletto che se ne stava rintanato a cercare sassolini o forse la donna, che era sparita per così lungo tempo nella parte più importante del combattimento? O forse...entrambi? Sarebbe stata sempre più dura, i nemici comparivano in ogni dove! Cos'aveva detto Theodosius? Il suo esercito? Forse ne era coinvolto anche Kralizek? Avrebbe dovuto indagare e scoprirlo, ma prima c'era altro da fare ed era fondamentale che fosse fatto subito. Aprì il cassetto della sua scrivania ed estrasse due pergamene le osservò, prese la piuma, l'inchiostro ed iniziò a scrivere la prima:" Gent.mo re Arkhan..." passarono dei lunghi minuti in cui soppesò e valutò ogni singola parola, rilesse attentamente, arrotolò la pergamena, la richiuse col proprio sigillo e la pose al suo fianco prendendo l'altro foglio bianco. "Per Daemanister ex capo del concilio dei maghi richiesta di..." Haluin rilesse attentamente il suo scritto, lo valuto, lo soppesò e quando finalmente ne fu convinto appose la propria firma " Haluin Hemmeril capo del concilio dei veri maghi". Avvolse la pergamena, la sigillò con il proprio simbolo e chiamò Simon. Appena entrato non gli permise nemmeno di proferire parola: "Ascoltami attentamente, non ho intenzione di ripetere nulla, affida questa lettera ai corvi, destinazione Junre. Mentre quest'altra affidala a Kevlar digli di portarsi dietro Sara e di consegnarla solo ed esclusivamente nelle mani del re. E nel suo viaggio di vedere se riesce a trovare qualche ragazzotto interessato all'avventura e dotato per questa vita. Ora vai!" Simon si diresse verso la porta quando Haluin lo fermò di nuovo "Dimenticavo, ci sono dei libri da sistemare in questa stanza appena avrai svolto i tuoi compiti torna qui! E Simon...impegnati nei tuoi studi, ci aspettano tempi molto duri." Mentre la porta si richiudeva Haluin si alzò e si avvicinò al letto, diede una carezza a Kino e si addormentò profondamente.