La Campagna le avventure

Vampiri a Lopolla!

Mentre sui Monti Yatil il gruppo di Haluin e Barlum era in cerca del monastero, Alexander, Landar e Merryl erano invece diretti a Lopolla, per indagare sulle misteriose morti di persone trovate dissanguate. Dopo un primo sopralluogo al cimitero e un breve interrogatorio a uno dei chierici del posto che aveva svolto i funerali delle vittime, i nostri ancora senza una pista si imbatterono in un ex-collega di Merryl: Francis, questo era il suo nome, dopo aver attirato l'attenzione del piccolo halfling gli rivelò che la città non era più sicura per i membri della Mezzaluna. Da qualche tempo infatti ogni mattina veniva trovato il cadavere di qualche membro della gilda dei ladri, e si vociferava che perfino il grande Morgan Raven fosse morto assassinato da questa organizzazione che si stava facendo avanti per il controllo della città. Molti membri della Mezzaluna avevano già abbandonato Lopolla per paura di perdere la vita, e Francis era intenzionato a fare la stessa cosa quella notte stessa. Merryl, preoccupato per l'accaduto ma allo stesso tempo felice che quell'organizzazione di farabutti fosse stata debellata, salutò l'amico e si riunì ai suoi compagni. Quella sera, mentre tornavano alla locanda sotto una pioggerellina leggera, incontrarono anche un gruppo di guardie di ronda che li avvertì di fare presto ritorno a casa, poichè la notte la città non era più molto sicura di questi tempi per le guerre tra bande e le numerose morti di cittadini onesti. Ma il mattino dopo trovarono finalmente una pista: Alexander, grazie a suo dire a un sogno premonitore, li guidò sicuro nel dedalo di vicoli della città, fino in una viuzza dove scoprirono interrogando una vecchia signora che era stato compiuto un'efferato omicidio pochi giorni prima. Seguendo sempre Alexander, il quale sembrava seguire tracce invisibili agli occhi di Merryl e Landar, giunsero in un vicolo cieco, la cui unica uscita sembrava essere un tombino che portava nelle fogne. Le famigerate fogne di LopollaRimossolo, i tre si infilarono nello stretto passaggio, entrando nel dedalo di cunicoli che costituiscono le famose fogne di Lopolla, spesso utilizzate come nascondiglio dalla feccia della città. Dopo diverse ore passate a girovagare alla cieca in quegli oscuri e freddi passaggi, finalmente una traccia: un cadavere, all'apparenza morto da diversi giorni, con chiari e inconfondibili tracce di morso da vampiro. Qualcuno o qualcosa stava uccidendo gli ignari abitanti di Lopolla per nutrirsi, e la guardia cittadina imputava le scomparizioni alla guerra tra bande che era in atto nella città, ignorando il reale pericolo. Seguendo i canali di scolo, il gruppo scoprì che ci doveva essere un ulteriore livello inferiore in quelle antiche fogne, e dopo un'attenta ricerca trovò un tombino che portava ai piani sotterranei: mentre Landar rimaneva a fare da guardia all'ingresso, Alexander e Merryl scesero in quella zona inesplorata. I due si scontrarono con alcuni non morti, probabilmente ridotti in quello stato dal vampiro che li aveva uccisi, una creatura subdola e diabolica che aveva cosparso la sua tana di letali trappole illusorie. Nel frattempo Landar, udendo le urla di aiuto dei compagni, era sceso a cercarli, ma fuorviato dai trucchi magici del vampiro aveva preso un'altra direzione, finendo in una trappola tesagli da alcuni ghast. Il chierico di Pelor cadde sotto i feroci colpi dei non morti, e solo l'arrivo di Alexander e Merryl, che nel frattempo erano riusciti a debellare i loro nemici, salvò la sua vita. Purtroppo davanti a Merryl e ad Alexander si presentò uno spettacolo orribile: i ghast avevano già iniziato a divorare il corpo del loro compagno, lacerando e dilaniandone le carni.Un Ghast sgranocchia il suo ultimo pasto... Il viso di Landar era ora una maschera di sangue irriconoscibile, e parte della sua gamba sinistra era stata mangiata fino all'osso. Fortunatamente però Pelor aveva protetto il suo fedele seguace, facendo giungere appena in tempo Alexander e Merryl, e sebbene il corpo fosse in pessime condizioni, nessun organo vitale era stato lesionato gravemente. Una volta rinvenuto, Landar riuscì con un'incredibile forza di volontà a proseguire nella missione, sebbene sconvolto fisicamente e psicologicamente dall'esperienza. Il viaggio in quell'antro di orrori continuò: il loro misterioso assalitore aveva provveduto a sigillare il tombino da cui erano entrati, e le torce e le candele stavano rapidamente consumandosi, lasciando entro qualche ora i nostri eroi al buio alla completa mercè del vampiro. Daedral continuava a vibrare nelle mani di Alexander, segno che la creatura era molto vicina, e che li seguiva quasi volesse giocare con loro al gatto e al topo; infine si manifestò, o meglio si manifestarono: delle piccole creature, simili a gnomi emaciati, apparirono e scomparirono più volte facendo discorsi sconclusionati, a volte attaccando o a volte semplicemente osservando incuriositi i loro "ospiti". Infine anche l'ultima candela si spense. Con la forza della disperazione, Alexander cercò di tornare a tentoni nel buio al tombino, ma fortuna volle che con l'aiuto dell'oscurità trovasse un passaggio segreto, nascosto da un muro illusorio: il buio che tanto temevano li aveva aiutati donando loro una speranza e permettondogli di trovare la tana dello gnomo-vampiro. La tana dei gemelli vampiriChe poi uno non era, bensì si trattava di due gnomi gemelli, entrambi vampiri esperti nell'arte dell'illusionismo: non si trattava quindi di Kurtan, ma di altre malvagie progenie della stirpe della notte, rintanatesi al sicuro nelle fogne di Lopolla, per nascondersi da qualcuno. Prima di morire sotto i feroci colpi di Daedral i due gnomi infatti parlarono agli intrusi: "E così siete arrivati, vi ha mandato lui vero?" dissero all'unisono "A terminare il lavoro che avevate iniziato anni fa...costretti a nasconderci nelle fogne...per nasconderci alla morte ultima...possa Nerull maledire in eterno il nostro fratello traditore, e possa nostro padre torturare la sua anima nell'Abisso, poichè anche se c'è un nuovo oscuro signore nel Ket, Crovax rimarrà sempre il nostro Signore, e noi che siamo i suoi ultimi fedeli figli lo vendicheremo!". Il sacro argento di Daedral pose fine alle blasfeme vite di quelle povere creature, reiette tra i reietti, lasciando però il mistero sulle loro ultime parole. Nella stanza, dove vi erano accatastate cumuli di cianfrusaglie e scarti recuperati dai due gnomi nelle fogne, Alexander trovò un passaggio che conduceva ai piani superiori, e finalmente i tre, stanchi e feriti, riuscirono a rivedere la luce del sole.

Personaggi Incontrati: Francis, i gemelli gnomi vampiri di Lopolla

Luoghi Visitati: Lopolla, le fogne di Lopolla