La Campagna le avventure

Viaggio nel Tempo - la Caduta di Zion

Dopo poco meno di due mesi dalla loro partenza, il gruppo fece finalmente ritorno a Zion: le novità erano parecchie, sebbene spossati e stanchi per il lungo viaggio andarono subito da Jeb a fare rapporto. Merryl e gli altri raccontarono allo gnomo del loro viaggio verso Leukish, della discesa nelle catacombe e del ritrovamento delle Lacrime di Pelor, seguita dall'attacco dei guardiani non morti di Sertan e dalla precipitosa fuga dalla cattedrale. Il ritrovamento di un simile oggetto era di buon auspicio per la causa della ribellione, e Jeb si dimostrò felice e soddisfatto della cosa: ovviamente la sua sete di conoscenza e la sua natura di alchimista subito si fecero avanti chiedendo di poter analizzare successivamente le magiche lacrime. Haluin proseguì il racconto, spiegando del loro scontro coi corvi e della fuga nelle fogne di Leukish, dove si erano poi imbattuti nel misterioso spirito; da quel momento i corvi sembravano non curarsi più di loro, e avevano ripreso il loro viaggio verso ovest, in direzione di Junre. Jeb rimase visibilmente preoccupato dalla cosa: uno spettro? I corvi che non attaccano esseri umani? I molti anni passati a combattare i non morti gli avevano insegnato che simili cose puzzavano di trappola lontano un miglio... La narrazione delle imprese proseguì con la descrizione del loro arrivo a Junre e dell'incontro con i fantasmi che ne popolavano la zona, fantasmi che a dir di Jeb si erano però sempre dimostrati aggressivi nei confronti degli esseri umani e che avevano impedito agli scout di esplorare la zona. Proprio per questo motivo Jeb e i suoi erano completamente all'oscuro della presenza del cristallo che ricopriva la torre di Junre e il terreno circostante, e lo gnomo fu quindi soddisfatto del recupero da parte del gruppo di un piccolo campione del cristallo, materiale che avrebbe prontamente analizzato. Infine Merryl terminò la storia spiegando la mancanza di Landar: il chierico era disperso, catturato dai non morti, o ancora peggio ucciso... Finalmente il gruppo potè rilassarsi e godersi qualche ora di riposo: al loro risveglio Jeb li fece chiamare e li condusse in un caseggiato in superficie, dove aveva precedentemente costruito un modello in scala 1:1 del Salone del Quinam, in modo da poter misurare al millimetro la distanza a cui si sarebbero dovuti posizionare i nostri eroi per poter far ritorno al loro tempo:I frammenti del misterioso cristallo recuperato a Junre consegnate loro delle corde di lunghezza pari alla distanza necessaria per il salto temporale (differente per ognuno a causa della diversa massa), Jeb tornò allo studio del cristallo. Più tardi, dopo alcune ore passate nel suo laboratorio, spiegò le sue scoperte: il cristallo era un materiale sconosciuto, di origine extraterreste o comunque extraplanare, in grado di assorbire la magia e di immagazzinarla temporaneamente. La cosa strana era che i cristalli sembravano in grado di "crescere": sebbene di natura inorganica, il materiale ritrovato nelle vicinanze di Junre si espandeva lentamente, e proprio per questo motivo era cresciuto facendosi strada nel terreno e ricoprendo dapprima la zona circostante alla torre, e poi la torre stessa rinchiudendola in una prigione di cristallo. Se i suoi calcoli erano giusti, quel materiale poteva essere lo stesso di cui era composto il Quinam (anche se ancora non era chiaro cosa ci facesse sotto Junre...) e poteva essere utilizzato per replicare il viaggio temporale. Merryl fece osservare che rimanevano però due problemi: dove trovare una fonte magica così potente da ricaricarlo e come prendere un blocco abbastanza grande da creare una sfera di 30 cm di diametro, visto che il cristallo si era rivelato quasi indistruttibile. Per quanto riguarda la fonte energetica Jeb non ne aveva la più pallida idea, ma per quanto riguarda il cristallo disse che gli strati più "giovani" del cristallo avevano una durezza decisamente minore, e che quindi nella zona più recente (la punta della torre) il cristallo poteva essere asportato con facilità. Rimaneva solo una cosa da fare: Jeb non era tranquillo riguardo alla storia dello spettro, e aveva deciso di collaudare una delle sue invenzioni, lo Spettro-Detector, uno strano marchingegno in grado di espellere da oggetti e persone eventuali presenze ectoplasmatiche. Titubanti i nostri accettarono il trattamento ed entrarono uno a uno nel macchinario, e purtroppo l'esame risultò positivo: dai loro corpi fuoriscirono particelle liquide ectoplasmatiche che andarono a unirsi creando proprio lo stesso spettro che avevano incontrato nelle fogne di Leukish, e che per tutto quel tempo era stato con loro come una silenziosa spia. Jeb diede immediatamente ordine a Dart di organizzare l'evacuazione: lo spettro aveva probabilmente già comunicato la posizione di Zion, e poteva ormai essere questione di poche ore prima che l'esercito L'esercito di Sertan si avvicina a Zion...di Sertan giungesse lì. Con Merryl e Sanya al seguito si diresse poi in superficie, dove utilizzando un altro dei suoi macchinari gnomici sprigionò una potente onda sonica che si espanse nel raggio di chilometri intorno alla città, rivelando la presenza di un enorme e fino a quel momento invisibile esercito di non morti che aveva circondato Gorsend e si apprestava in poche decine di minuti a giungere a Zion. L'evacuazione aveva nel frattempo avuto inizio: la milizia di Jeb stava cercando di portare verso i condotti di emergenza la popolazione, ma ben presto il panico prese il sopravvento quando forti esplosioni giunsero dal primo piano, segno che l'avanguardia dei non morti era già all'interno del complesso sotterraneo ed era incappata nelle trappole esplosive di Jeb. Sanya e Merryl cercarono una via di fuga verso uno dei condotti di emergenza, ma la gente correva via da essi impaurita: i non morti erano a conoscenza delle vie di fuga, e li avevano chiusi in trappola. Anche Krug e Balik, in un altro condotto, scoprirono che i non morti avevano bloccato le uscite di sicurezza, e fecero ritorno al complesso principale mentre attorno a loro la gente iniziava a morire. Gli incursori non mortiIncontrato Dart nel marasma generale, Sanya e Merryl radunarono una trentina di persone e si diressero ai passaggi verso il terzo piano, dove incontrarono Balik e Krug (anche loro avevano deciso di rifugiarsi ai piani inferiori). Purtroppo il terzo piano era un dedalo di gallerie sconosciute, e anche Sanya e Dart non avevano la più pallida idea di dove trovare una via di fuga; come se non bastasse i primi non morti erano giunti fino a lì, e furono costretti a ingaggiare combattimento per coprire la fuga dei civili. Fortunatamente apparve Jeb, armato e bardato di tutto punto per il combattimento, che con una grossa esplosione ridusse in brandelli il gruppo di non morti; lo gnomo li informò che i primi due piani erano stati già presi dai non morti, e che non rimaneva altro che farli saltare in aria dal laboratorio per rallentarli. E così fu: con una grossa sequenza di esplosioni e cadute di calcinacci Jeb fece detonare dal suo laboratorio le cariche esplosive sparse nei punti chiave dei piani superiori. Rimaneva il problema di come fuggire da li sotto: ma per quello Jeb aveva un'idea. Tramite un passaggio segreto guidò lo sparuto gruppo di sopravvissuti in un grosso canalone verticale, sulla cui base si trovava uno dei suoi laboratori segreti. Al centro della stanza vi era una nave, un suo vecchio progetto di gioventù mai portato a termine per mancanza di fondi e di propulsione: La Nave Volante di Jeb si libra in cieloma ora, grazie al cristallo recuperato a Junre, forse si sarebbe riuscita a sprigionare una quantità di energia grezza in grado di avviare il motore gnomico gravitazionale e a far sollevare la nave. Mentre Balik e Dart intrattenevano i non morti che stavano invadendo il laboratorio, Merryl sciolse le cime e Sanya caricò magicamente il cristallo: l'incredibile invenzione di Jeb iniziò a sollevarsi non appena lo gnomo attivò il macchinaro, sollevandosi sempre più velocemente mentre i non morti si facevano strada per il canalone arrampicandosi sulle pareti. Giunti in superficie davanti a loro si presentò uno spettacolo sconfortante: Gorsend era circondata da decine di migliaia di non morti, e le sue strade brulicavano di uomini in armatura nera, intenti a massacrare gli umani che stavano abbandonando Zion, e dall'alto dei cieli Jeb e gli altri non poterono far altro che assistere alla morte di Zul e degli altri fuggiaschi. Zion, l'ultimo baluardo degli esseri umani, era caduta.

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Luoghi Visitati: Zion