La Campagna le avventure

La Città Antica di Junre

Il gruppo si risvegliò frastornato dal viaggio temporale: il luogo sembrava familiare, MOLTO familiare.... Jeb era stato di parola, i suoi calcoli corretti e il viaggio temporale era riuscito, riportandoli indietro nello stesso tempo e nello stesso luogo: i nostri si ritrovarono nella piazza principale di Asperdi, nello stesso posto dove da li a poco sarebbero stati impiccati i loro alter-ego del passato. Il problema era che prima dell'impiccagione ci sarebbe stata l'esplosione del Quinam, che avrebbe spedito nel passato il gruppo del futuro e distrutto totalmente Asperdi... L'alba era passata ormai da pochi minuti, e non rimaneva molto tempo prima dell'esplosione: scoperti dalle guardie non rimase altro da fare che iniziare una precipitosa fuga verso il porto, dove la nave del Capitano Raving li attendeva. Mentre Merryl rallentava le guardie (accompagnate da un grosso golem rappresentante Heironeous), gli altri corsero verso le mura facendosi largo tra i pellegrini nelle popolose vie della città dei Deomanti.L'Onda esce incoluma dall'esplosione di Asperdi Il piacione, svenuto e ferito, rallentava troppo la fuga e fu abbandonato da Sanya lungo la strada, condannato a morire nell'esplosione, ma gli altri riuscirono a giungere sani e salvi alla nave, dove Raving e il suo equipaggio erano all'erta e pronti a salpare. La nave abbandonò il porto in tutta fretta, e l'isola di Asperdi scomparve pochi minuti dopo, in una silenziosa enorme esplosione nera: il mare si riversò violentemente a riempire il vuoto lasciato dalla scomparsa dell'isola, e l'Onda II fu scossa e sbattuta dalle correnti per diversi minuti. Alla fine tornò la calma: la dove un tempo vi era Asperdi ora vi era solo mare. Il viaggio di ritorno fu tranquillo: dopo una breve sosta per riparare i danni alla nave e fare scorte di cibo Raving riportò Landar e gli altri a Gryrax, nella Magocrazia di Keoland. Diviso il tesoro e salutato il Capitano e la sua ciurma, ci fu poi una breve lezione di nuoto a Balik (a cui era stato imposto di imparare a nuotare in cambio della sua parte di oro dopo essersi rifiutato di scendere nelle caverne inondate dell'isola del tesoro) e Sanya portò sulla retta via (a suon di minacce e ceffoni) Billy, un ragazzotto locale fannullone che aveva osato fare apprezzamenti spinti su di lei; nel frattempo Landar aveva rincontrato Thorkyll, il quale aveva atteso qui il ritorno del gruppo da Asperdi: il nano mise al corrente il gruppo che un paio di sicari della Kamala che avevano pedinato il gruppo fino a Gryrax avevano fatto una brutta fine, e che i loro cadaveri erano (aimè per l'oste) nell'armadio della stanza del nano per eventuali indagini. Il mattino dopo (dopo essersi sbarazzati dei due corpi degli assassini) il gruppo potè dirigersi finalmente alla volta di Junre, vittoriosi e con un ricco bottino appresso. Arrivati a Junre furono immediatamente ricevuti da Daemanister e dall'intero Concilio dei Maghi (Kralizek escluso), i quali giubilanti per la sconfitta dei Deomanti fecero molti doni al gruppo di eroi: oltre a questi ebbero finalmente il permesso ufficiale del Concilio per avventurarsi nell'Antica Città di Junre alla ricerca del Medaglione dei Cieli (sotto promessa di mantenere segreto per il momento la loro partecipazione alla distruzione di Asperdi, per evitare problemi e pregiudicare la missione nella Città Antica). Alcuni vermeiena infestavano il primo piano della Città Antica...Il mese successivo fu dedicato ai preparativi per la missione: Haluin si dedicò allo studio di nuovi incantesimi aiutato dall'Arcimago Souliss, Merryl spese buona parte della sua parte di tesoro per comprare oggetti di ogni sorta in vista della discesa nella Città Antica e passò il resto del tempo ad addestrare Isi, una cagnetta donata al gruppo dal padre di Billy, il ragazzo scansafatiche a cui Sanya aveva fatto tornare la voglia di lavorare i campi con le minacce. Landar contattò un fabbro locale, e con questo progettò e costruì una nuova armatura, benedicendola coi poteri di Pelor, mentre Thorkyll, Sanya e Balik passarono le loro giornate a sbevazzare e ad oziare nella locanda del Letto Fatato, dove Sanya lavorava anche saltuariamente come buttafuori. Giunse infine il giorno della partenza: il gruppo fu portato in una sala sotterranea della Torre del Concilio, dove vi era un'immenso portale recante il simbolo della torre di Junre: gli Arcimaghi riuniti sciolsero il magico sigillo che teneva chiuso da 2000 anni l'ingresso della Città Antica, e i sei eroi, accompagnati dalla piccola Isi e da Kino, iniziarono la discesa nelle profondità della terra, mentre dietro di loro il portale si richiudeva. La Città Antica era stata abbandonata 2000 anni fa dopo una cruenta guerra civile tra maghi, dopo la quale si era deciso di sigillarla definitivamente per evitare che i suoi segreti finissero in mani sbagliate; la città era però impregnata di pura magia, e il tempo non aveva influito sulla sua struttura, lasciandola intatta. Dopo aver fatto conoscenza del Guardiano, una sorta di spirito olografico senziente con funzioni di guida, iniziò l'esplorazione del primo piano, che si rivelò essere stato infestato col tempo da diverse creature quali topi, ragni giganti, vermiiena e rugginofagi; durante Il Guardiano della Bibliotecala loro ricerca il gruppo si imbattè anche in svariati scheletri umani, segno che qualcuno era riuscito negli ultimi tempi a penetrare da altri ingressi nella Città Antica, e anche in alcune trappole magiche (una delle quali uccise la piccola Isi), segno che qualcuno o qualcosa di intelligente viveva ancora in questi luoghi. Haluin nel frattempo spinto dalla sua sete di sapere premeva per visitare l'Antica Biblioteca, un luogo di immenso sapere che si rivelò però essere sorvegliato dallo spirito di un antico mago, il Guardiano della Biblioteca, il quale cercò di impedire ad Haluin e agli altri di entrare nella Biblioteca Segreta, una porzione della biblioteca dove erano tenuti i tomi più rari e preziosi. Lo spirito fu temporaneamente sconfitto e Haluin e Landar furono in grado di leggere svariati tomi interessanti su Junre (tra cui il "Libro sulla Sfera di Junre" e "Storia di Junre"), ma il tocco del Guardiano della Biblioteca aveva fatto qualcosa di strano a Merryl: il piccolo halfling era diventato leggermente trasparente, e dalle conoscenze sulla magia di Haluin sembrava destinato lentamente a sparire sia fisicamente che nei ricordi dei suoi amici... quale miglior modo per mantenere i segreti della biblioteca tali se non far sparire La Sfera di Junrecoloro che li avevano violati? Preoccupati dal fatto ma decisi a trovare il Medaglione Sanya e gli altri si spostarono al secondo piano, che si rivelò essere un complesso di grotte naturali al cui centro vi era sospesa un'enorme sfera completamente nera, simile in tutto per tutto al Quinam. A differenza della sfera di Asperdi, che era in grado di risucchiare la magia, questa invece sembrava in grado sprigionare una potente carica magica tutto intorno a lei: per questo motivo Junre era un fulcro di magia nel Flanaess, un luogo dove la magia scorreva forte e dove i poteri dei maghi erano amplificati e facili da controllare. Haluin, ebbro davanti a tanto potere, si innalzò in volo e andò a toccare la sfera: scariche elettriche crepitarono sulla superficie della sfera, la terra iniziò a tremare, e la sfera iniziò lentamente ad espandersi, inglobando il mago. I suoi amici cercarono riparo nelle grotte vicine, mentre forti scosse facevano casere rocce dal soffitto: proprio quando ormai sembrava che stesse per crollare l'intera Città il terremoto cessò. Tornati indietro Merryl trovò Haluin svenuto ma illeso ai piedi della Sfera: il mago sembrava non aver subito gravi danni fisici, ma qualcosa nella sua mente era cambiato... L'esplorazione proseguì, e il gruppo perlustrò la tomba di un antico mago di nome Janos, situata su un piccolo isolotto al centro di un lago sotterraneo, ma del Medaglione ancora nessuna traccia. Non rimaneva che scendere al terzo piano, dove si trovavano i tre templi delle divinità della magia: non vi fu nemmeno il tempo di esplorare la zona che il gruppo fu assalito da un mostruoso e letale mastino. La creatura sembrava immune alle armi e agli incantesimi, e attaccava con una ferocia terribile: l'unica cosa da fare era fuggire, e il gruppo ferito e malmesso si separò, tallonato da vicino dal mastino. Mentre Balik, Thorkyll, Landar e Il NagaHaluin trovarono riparo in alcune stanze, dove il mastino sebbene fiutando l'odore dei fuggitivi non potè misteriosamente entrare, Merryl tornò verso l'ingresso e Sanya si diresse in una zona inesplorata, dove finì incautamente nella tana di un Naga, un'orrenda creatura serpentiforme giunta nella Città Antica attraverso il Sottosuolo sfruttando alcune crepe nelle difese magiche. Il Naga riuscì con l'inganno e il veleno a sottomettere l'indomita barbara, ma poco dopo giunse il resto del gruppo, che stava cercando l'amica dispersa:: grazie alla sua magia il rettile riuscì ad ammaliare Haluin, facendogli credere di avere buone intenzioni, ed aizzò il mago contro il resto del gruppo, che invece sembrava non fidarsi della creatura. Dopo un feroce scontro il Naga fu ucciso, l'incantesimo spezzato e Sanya ritrovata: il serpente l'aveva addormentata per farsi poi rivelare intenzioni e provenienza del gruppo, e l'aveva nascosta sotto le proprie spire. Ma Sanya non fu l'unica persona che i nostri ritrovarono prigioniera del Naga: vi era anche un piccolo teschietto dorato, autonominatosi Teschiosso, un essere logorroico e alquanto indisponente che il Naga aveva recuperato nelle sue ricerche ai piani superiori; da quel che asseriva Teschiosso egli non era altro che una creatura del piano etereo imprigionata dai maghi di Junre 2000 anni fa all'interno di quel teschio, e ivi rimasta anche dopo la guerra civile e la chiusura della Città Antica. Dopo ampie discussioni il gruppo (nella fattispecie Merryl, visto che gli altri stufi del ciarlare del teschio avevano già deciso di buttarlo nel baratro) acconsentì a portarlo via: loro gli avrebbero fatto vedere il mondo e posti nuovi, mentre lui li avrebbeIl Mastino che infestava i sotterranei di Junre aiutato coi suoi fantomatici "poteri di visione dell'oltre". Con un nuovo compagno di viaggio, il gruppo continuò l'esplorazione del sotterraneo, evitando pericolose trappole magiche e giungendo davanti a una porta raffigurante la torre su sfondo dorato, il simbolo di Junre: a differenza delle altre porte magiche questa sembrava impossibile da aprire per persone normali, e solo il tocco di Haluin, un vero mago di Junre, la fece spalancare, ma non prima che un inquietante ringhio provenisse da dietro di loro... Il mastino era tornato, e si lanciò di corsa verso il gruppo, assiepato in fondo a un lungo corridoio davanti alla porta magica: la porta cominciò a spalancarsi dopo essere stata toccata da Haluin, e il gruppo si riversò velocemente al suo interno, mentre il mastino avanzava a gran velocità e la porta iniziava a richiudersi. Sanya, ergendosi a difesa del gruppo, si posizionò sulla porta per evitare che il mastino riuscisse ad entrare nella stanza e facesse strage dei compagni: dopo un eroica lotta corpo a corpo, la donna riuscì con uno sforzo sovraumano a ricacciare la belva nel corridoio, poco prima che la porta si richiudesse. I Portali Magici dell'Antica JunreLa minaccia del mastino era stata ancora una volta scongiurata, e la ricerca del gruppo sembrava ormai giunta al termine: la stanza in cui erano giunti era infatti la Stanza dei Portali, il luogo dove Boccob aveva portato il Medaglione dei Cieli: nell'enorme stanza semisferica completamente ricoperta da antiche rune vi erano sei portali, alcuni distrutti, altri ancora integri. Haluin e Landar incominciarono subito ad analizzare le antiche scritte, in cerca di indizi su dove portassero, ma il loro studio fu interrotto da una violenta esplosione: dall'ingresso della stanza, ora completamente in fiamma, fece capolino in mezzo al fuoco Furio, il mago di Junre che aveva sfidato Haluin, accompagnato da un'enorme creatura di pietra, un Golem Guardiano. Le sue intenzioni ostili divennero palesi quando iniziò a tempestare il gruppo con incantesimi di fuoco lanciati dal suo bastone magico e a evocare creature demoniache scagliandole contro di loro: in breve la stanza divenne un campo di battaglia, percorso da muri e palle di fuoco. Il Golem Guardiano rimase a fianco del suo padrone per tutta la battaglia, proteggendolo e assorbendone magicamente parte dei danni subiti, ma quando infine cadde sotto i potenti colpi di Thorkyll e Balik, Furio si trovò privo di difese e fu abbattuto velocemente dalle frecce di Merryl; la battaglia era stata vinta, ma a un duro prezzo: Thorkyll era infatti perito nel combattimento, ma quello divenne poco dopo il minore dei problemi...(Cronache e Leggende)

Personaggi Incontrati: Teschiosso, il Mastino, Furio, Daemanister/Erisalion

Luoghi Visitati: La Città Antica di Junre