La Campagna le avventure

Haluin il Rinnegato

La minaccia degli orchi era ormai alle loro spalle, e i nostri eroi attraversarono la foresta e la piana di Geoff senza incontrare altri pericoli. Giunti alla cittadina di Ochoch si fermarono per fare rifornimenti e scorte di viveri; avvicinati da un gruppo di bambini scoprirono che questi sembravano conoscerli come veri e propri eroi: a quanto pare un bardo stava viaggiando per i regni di Greyhawk raccontando nei villaggi e nei paesi le loro gesta (leggermente ingigantite e modificate), e altri non poteva essere che Gilgamesh. I bambini portarono i loro eroi ("Merryl il Gigante", "Haluin lo Stregone" e "Landar il Cacciatore di Zombie") dal loro nonno, un gioviale e miope vecchietto che li aggiornò sugli ultimi eventi politici. Mentre il gruppo si trovava nelle profondità dei Monti Crystalmists infatti erano cambiate diverse cose: innanzitutto erano giunte da oriente notizie incredibili riguardanti Asperdi, che si diceva essere stata letteralmente inghiottita dal mare assieme a tutta la sua popolazione... nessuno sapeva cosa fosse successo (anche se Merryl e gli altri qualche idea ce l'avevano...). Ma le notizie più gravi venivano da Keoland stessa: a Junre era scoppiata la guerra civile, e Daemanister aveva preso il potere, sterminando il Concilio dei Nove: Souliss era stato il primo a morire, e quando gli altri arcimaghi avevano cercato di formare una resistenza contro il Signore del Nono Potere erano stati spazzati via. La città dei maghi era ora sotto il pieno controllo di Daemanister, e tutti i rivoltosi erano stati trucidati: gli unici del Concilio ad essersi salvati erano Kralizek, il quale era stato sempre al sicuro negli ultimi secoli nel suo castello nella Marca delle Ossa, e Salhazer, la quale era fuggita da Junre prima degli scontri, disinteressandosi completamente delle sorti della città. Gli altri arcimaghi avevano provato a sconfiggere Daemanister, ma non avevano invece trovato scampo: la notizia della loro morte era sulla bocca di tutti, ed era giunta anche alle orecchie di Almedyn, il Re degli Elfi, e di Re Arkhan di Greyhawk. Anche Filanius, Arcimago della Trasmutazione e fratello del Re degli Elfi, e Souliss, Arcimago dell'Invocazione e mago di corte di Re Arkhan, erano stati uccisi, e i due re non avevano preso per nulla bene la cosa... voci incontrollate su una possibile guerra di ritorsione si erano già sparse tra la popolazione di Keoland, cosa che aveva preoccupato la popolazione molto più che le lotte di potere di Junre. La situazione politica si stava facendo incandescente: non c'era tempo da perdere, e il gruppo lascio immantinente Ochoch. Giunti a Thornward, la città di confine tra Greyhawk e Keoland, si fermarono alla locanda del Piccione d'Oro per riposarsi, cenare e dormire la notte. Ma Daemanister/Erisalion non aveva nessuna intenzione di lasciar andare via Haluin e i suoi compagni: l'Arcimago aveva mandato sulle tracce del gruppo una squadra di mage-killer. Questi erano l'elite dei maghi di Junre, un gruppo di incantatori specializzati nel combattimento contro altri maghi, e utilizzati per trovare, cacciare e uccidere i maghi rinnegati e gli stregoni nemici di Junre. Fulmini, saette e altri incantesimi vengono lanciati nello scontro ...La squadra giunse in incognito alla locanda, seguendo la scia magica lasciata dall'anello di Haluin, l'oggetto che il mago si era guadagnato col superamento della prova di magia e con il quale Daemanister era in grado di trovare qualsiasi mago sulla faccia di Flanaess. Davanti al rifiuto secco di Haluin di seguirli a Junre dove sarebbe stato processato per tradimento, i mage-killer ingaggiarono battaglia, e la locanda divenne in pochi secondi l'inferno: fulmini, sfere infuocate, dardi e altre potenti magie sferzavano l'aria, e molti avventori trovarono la morte nel combattimento. Balik uscito dalla locanda fu ingannato dalle illusioni dei mage-killer, e uccise un popolano scambiandolo per uno degli aggressori: gli altri popolani sopraggiunti a spegnere l'incendio che stava divorando la locanda assistettero con orrore alla scena, e in breve scattò un linciaggio in piena regola. Nel frattempo Landar stava cercando di portare in salvo gli ultimi avventori rimasti nella locanda, mentre Haluin, Merryl, Sania avevano sgominato il resto della squadra ed erano fuggiti dal retro della locanda: li erano stati raggiunti da un giovane robusto dai capelli rossicci, affetto da una potente balbuzia, il quale goffamente si era presentato come Simon, apprendista di Tesla, l'ex maestro di magia di Haluin a Junre. Appena scoppiata la ribellione contro Daemanister Tesla aveva ordinato a Simon di trovare Haluin e di informarlo che attraverso l'anello i maghi al servizio del Concilio sarebbero stati in grado di rintracciarlo e ucciderlo: maestro Tesla si era poi unito alla resistenza, e aveva trovato la morte per mano di Daemanister. Simon aveva così girato in lungo in largo Keoland in cerca di Haluin, e le tracce lo avevano portato a Thornward: l'incendio della locanda aveva attirato la sua attenzione, e pensando a un possibile coinvolgimento dei mage-killer nel fatto vi si era precipitato, trovandoci proprio l'obiettivo della sua ricerca. Haluin prese l'anello e lo gettò nelle fiamme, liberandosi dell'ultimo vincolo che lo legava a Junre, dopodichè lui e Simon si allontanaro fuori dalla città. Landar, Merryl e Sania andarono invece a cercare Balik, trovandolo assediato e circondato dalla folla inferocita: La folla inferocita si appresta a linciare Baliki popolani avevano già approntato il tutto per impiccarlo. Landar cercò di calmare la folla, vanamente: l'halfling riuscì grazie alle sue bacchette a mettere in fuga i popolani creando un'illusione di un enorme drago, ma la fuga del nano fu però breve: catturato da una ronda nottetempo, fu portato alla guardia cittadina, dove nel frattempo era stato portato anche Landar , consegnatosi volontariamente alle guardie per l'interrogatorio. La folla intanto era venuta a conoscenza del fatto che il nano assassino (che si pensava implicato anche nell'incendio del Piccione d'Oro) era stato catturato, e assediava il posto di guardia dove era imprigionato chiedendo la sua pelle. Ma il chierico di Pelor compì un vero e proprio miracolo: con l'aiuto della sua fede e dei poteri donatigli da Pelor riportò in vita il popolano morto. La folla, davanti a cotanto prodigio, si placò, e al Balik e a Landar fu permesso di abbandonare la città, con il giuramento però di non farvi mai più ritorno: il gruppo si era dunque riunito all'esterno delle mura di Thornward. Solo Sania mancava, dileguatasi durante il fuggi fuggi generale scoppiato dopo l'incendio della locanda e il linciaggio del nano, e della donna si erano perse completamente le tracce. Merryl era certo però di averla vista vestita da popolana tra la folla: rispondeva al nome di Marilena e non sembrava riconoscerlo per nulla...

Personaggi Incontrati: squadra di mage-killer, Simon l'Apprendista

Luoghi Visitati: Ochoch, Thornward e la locanda del Piccione d'Oro