La Campagna le avventure

La Peste Rossa

Un messaggero del Patriarca Aynon era nel frattempo giunto al Monastero del Sole, recando a Landar l'ordine di presentarsi a Leukish per ordine della Chiesa di Pelor: il vescovo senza pensarci due volte chiese ai suoi compagni di seguirlo, e portando con se anche il principe Valnir si diresse alla città sacra di Pelor. Giunti là Landar ebbe modo di conferire con il Patriarca, il quale dopo essersi informato riguardo agli ultimi nefasti avvenimenti accaduti a Castel Blackhound affidò al giovane vescovo una importante missione: pochi giorni addietro il chierico di Trigol, un piccolo paese a nord-est di Leukish, aveva mandato una missiva alla sede della chiesa dicendo che era stato portato al suo tempio un giovane contadino, affetto da una misteriosa malattia... compito di Landar sarebbe stato indagare a riguardo. Sebbene qualche riluttanza dovuta al fatto che Landar li aveva convocati lì senza minimamente sapere quale fosse il problema, Merryl, Balik e Sania decisero comunque di aiutare il chierico nella sua missione. Lasciato il principe Valnir a Leukish "mimetizzato" da novizio per motivi di sicurezza, il gruppo si diresse a Trigol, dove incominciarono le loro indagini: il chierico che aveva mandato la missiva mostrò loro il malato, spiegando che si trattava di un contadino che viveva con la sua numerosa famiglia in un cascinale poco distante. Da quello che gli avevano raccontato i fratelli del malato questi si era sentito improvvisamente male mentre stava lavorando nei campi, e aveva perso poco dopo i sensi, entrando poi in una sorta di delirio misto a sonno. Da un paio di giorni poi erano iniziate a spuntare strane macchie rossastre sulla sua pelle, indizio che lasciava presagire ancora di più che si trattasse di qualche tipo di malattia sconosciuta, che neanche i poteri clericali di Landar sembravano in grado di curare. Le indagini proseguirono poi alla cascina dove viveva il malato: la sua famiglia, gente molto semplice, spiegò loro che nessuno di loro sembrava star male e che non avevano idea di come si fosse ammalato il loro parente. Un elemento interessante fu però il fatto che nelle settimane precedenti alcuni visitatori avevano pernottato nella cascina, ospiti della famiglia, e che due di loro avevano dormito nella stessa stanza col malato. Decisi a seguire questa pista il gruppo si diresse a sud verso Curtulenn, dove si erano diretti gli ospiti (uno dei quali privo di parte di un orecchio), e poi successivamente a Woodwych e a Mowbren. Durante le loro indagini però la situazione sembrava farsi molto più oscura di quanto si fosse preventivata: altre persone sembravano avere gli stessi sintomi della malattia, e addirittura Curtulenn aveva chiuso le porte cittadine per paura di un'epidemia... inoltre si faceva sempre più strada l'ipotesi che ci fosse qualcuno interessato a diffondere il più possibile questa misteriosa peste rossa. Ma fu proprio a Mowbren che finalmente trovarono uno degli ospiti della cascina: altri non era che un chierico di Nerull, il quale colto di sorpresa nella sua stanza e vistosi senza via di scampo, decise di togliersi la vita pur di non rivelare le preziose informazioni che sapeva. Consci che qualcosa di molto pericoloso era in atto in quella zona, Landar e gli altri tornarono precipitosamente a Leukish: la situazione era però nel frattempo degenerata, visto che i malati si contavano a centinaia e che tutte le città vicine era in procinto di essere messe in completa quarantena, tanto che chiunque si ritenesse provenire da uno di quei paesi vi veniva immediatamente condotto di forza dai chierici e dalle guardie reali. Anche i nostri eroi erano potenziali veicolo di infezione, e per questo motivo il Patriarca li incontrò in segreto all'esterno della città, affidando loro un compito ben più pericoloso del precedente: si sarebbero dovuti mischiare agli altri deportati ed entrare a Brottom, uno dei paesi in quarantena. In quella città infatti era stato recentemente ucciso un uomo recante un simbolo di Nerull durante uno scontro con un gruppo di rivoltosi: dagli indizi finora raccolti sembrava proprio che gli stessi chierici di Nerull fossero i veicoli dell'infezione, e che stessero girando per Flanaess spandendo il virus. Era quindi prioritario catturarne uno vivo per estorcergli la cura a quel misterioso male, e da quel che le guardie di Brottom avevano riferito il chierico ucciso era in compagnia di altri suoi compagni. I quattro vennero quindi scortati a Brottom: il suo perimetro esterno era pattugliato dalla guardia reale e la città era stata sigillata magicamente con una cupola magica dai chierici di Pelor per impedire che i chierici di Nerull usassero la loro magia per fuggire. Una volta giunti all'interno della città il gruppo si trovò in un luogo completamente isolato dall'esterno e dominato dall'anarchia più totale: la guardia cittadina era stata sciolta, morti e malati erano ovunque per le strade, la gente si nascondeva per paura di violenze e uccisioni, uscendo solo per cercare di prendere il cibo che giornalmente veniva portato con dei carri all'interno della città, e che giornalmente veniva poi depredato da gruppi organizzati di banditi, i quali ormai la facevano da padrone. Il tempio di Pelor era divenuto un autentico lazzaretto, pieno di malati e moribondi, e attualmente nel mirino di una banda di brigandi, intenzionati a prenderne le ricchezze e a procacciarsi dell'acqua benedetta in grado a loro dire di guarire la malattia. I morti uccisi dalla peste rossa si risveglianoVenuti a conoscenza della presenza di questi banditi parte del gruppo si unì a loro, decisi a fermare il loro attacco al tempio all'ultimo momento: ma la notte dell'assalto finale qualcosa di misterioso accadde. La luna, simile a una falce in cielo, proiettava la sua luce in maniera diversa, brillando in maniera evanescente e inconsueta: in ogni dove nella città i malati (tra cui anche alcuni membri del gruppo) furono colpiti da terribili fitte, e coloro che non sopravvissero ai dolori lancinanti caddero morti, solo per rialzarsi pochi secondi dopo come non morti! Tutte le persone morte per la peste rosse si stavano ridestando, segno che la malattia non era solo un modo utilizzato dai servi di Nerull per portare morte, ma anche per generare il caos e la distruzione tra i vivi. La città cadde nel panico più totale: il lazzaretto del tempio si trasformò in breve in un luogo di battaglia, e ai nostri così come ai banditi che lo stavano assaltando non rimase altro da fare che iniziare una fuga precipitosa. Ma non vi erano molti posti dove fuggire: l'intera città brulicava ora di non morti. L'unica via di salvezza sembrava essere un tentativo di "bucare" la protezione magica creata dai chierici di Pelor per isolare la città, tentativo che un gruppo di sopravvissuti stava tentando di portare a termine da alcuni giorni in gran segreto: guidati da alcuni popolani desiderosi di unirsi a questo gruppo, i nostri giunsero a un magazzino abbandonato a nord della città. La costruzione era però assediata da decine di zombie, i quali sentivano chiaramente all'interno del magazzino la presenza di carne umana: con grandi doti di equilibrismo Merryl e gli altri riuscirono però a entrarvi dai tetti, passando da un magazzino all'altro. All'interno vi erano effettivamente una cinquantina di persone terrorizzate, le quali sotto i consigli di un ex-minatore stavano cercando di scavare un passaggio sotterraneo in modo da evitare le mura e la bolla magica. Mentre Sania e Balik aiutavano a scavare a turno il tunnell, Merryl e Landar interrogarono questi fuggitivi per controllare che non ci fossero tra di essi i chierici di Nerull. Giunti però alle mura (e a pochi metri dalla libertà) le speranze dei sopravvissuti vennero meno: la bolla protettiva che copriva la città si estendeva anche sotto terra. Stanchi, senza speranze e con gli zombie sempre all'esterno desiderosi di pasteggiare con loro, i sopravvissuti si rassegnarono, attendendo l'alba e la loro fine visto che non vi era ormai più via di fuga dalla città. Balik e Sania, esausti per il lungo scavare, caddero presto addormentati, mentre Merryl, Landar e Baran decisero di andare a dormire in un magazzino vicino. Mai errore fu più grave: tra quelle persone vi erano infatti i chierici di Nerull, i quali mentre tutti dormivano e nessuno poteva notarli, scesero nel tunnel e grazie ai loro poteri crearono un piccolo varco nella bolla protettiva, abbastanza grande da permettere a una persona di passare e di poter continuare così i lavori di scavo. Mentre Landar e Merryl erano lontani ed ignari di quello che stava succedendo, i fuggitivi riuscirono a completare il tunnel e a giungere all'esterno della cinta muraria, dove si sparsero alla spicciolata nelle campagna col favore della notte. Quando Sania e Balik vennero svegliati dal rumore della gente che scendeva nel tunnel era ormai troppo tardi: avvertiti Landar e Merryl ai nostri non rimase altro che uscire dalla città e scoprire che tutto era perduto: non solo i chierici erano scomparsi nella notte, ma diverse decine di malati portatori della peste rossa erano liberi. Le ronde di soldati avevano nel frattempo notato la fuga e si stavano prodigando per catturare più persone possibili, nel tentativo di fermare un'eventuale propagarsi della malattia, ma parecchie delle persone fuggite non vennero trovate, e tra di esse vi erano certamente i chierici di Nerull. Quando giunse finalmente un ufficiale dei chierici Landar gli altri poterono spiegargli la situazione: la giornata continuò con le ricerche vane dei chierici, mentre la malattia continuava però a farsi strada tra il gruppo, uccidendoli lentamente e portandoli verso la via della non-morte. I nostri vengono portati in una chiesa abbandonata dove scontare la quarantenaIl giorno dopo il gruppo venne scortato in gran segreto verso le colline a sud di Leukish, in una piccola chiesa abbandonata: qui ad attendarli trovarono il Patriarca Aynon, visibilmente deluso per l'esito della missione. Fu lui ad informali di ciò che sarebbe successo: l'intera zona nel raggio di diverse miglia a partire da Brottom sarebbe stata sigillata magicamente dai chierici di Pelor -questa volta per sempre- in modo da contenere la peste rossa al suo interno ed impedire che i chierici di Nerull potessero portarla in altre città. Tutti coloro che si trovano al loro interno (vivi e morti) non avrebbero mai più visto la libertà: il fallimento della missione aveva quindi condannato a morte più di 80000 persone, tutti gli abitanti di quella che da quel momento in poi sarebbe divenuta per tutti la Zona Morta. Merryl, Landar, Balik e Sania erano quindi gli unici portatori della malattia all'esterno della zona sigillata: il Patriarca Aynon disse che sebbene i suoi poteri non fossero in grado di debellare completamente la malattia, Pelor gli aveva comunque parlato e gli aveva rivelato che per loro c'era ancora un compito da portare a termine per la salvezza di Flanaess, e che quindi dovevano continuare a vivere per portarlo a termine. Con immenso dispendio di energia e con il beneplacito di Pelor, il patriarca compì in quella piccola chiesa un vero e proprio miracolo, guarendo dalla peste rossa i quattro. Spossato e dispiaciuto per l'esito della missione, il patriarca lasciò poi la chiesa dicendo che sarebbero dovuti rimanere li sotto vigilanza per quattro mesi per essere certi che la malattia fosse stata effettivamente debellata dai loro corpi. Ai nostri non rimase altro da fare che attendere col peso sulla coscienza di aver condannato a morte decine di migliaia di persone col loro fallimento.

Personaggi Incontrati: Patriarca Aynon, chierici di Nerull

Luoghi Visitati: Curtulenn, Woodwych, Mowbren, Brottom