Mentre Landar e Merryl si occupavano dei seguaci di Kurtan, Sania era ancora sulla via del
ritorno dal Regno di Kanak: la barbara, insieme al lupo Ciba, aveva abbandonato il gruppo una volta scoperto
che i soldati si erano asserragliati nella miniera. Ci vollero tre settimane per raggiungere il confine con
il regno di Greyhawk, durante i quali Sania evitò le strade principali e le pattuglie di soldati dirette a est per la guerra:
arrivata a Gorsend la ragazza fu avvicinata da un vecchio mendicante, il quale si rivelò essere Morgan Raven
travestito ed in incognito. Morgan disse a Sania di avvertire Haluin che a breve gli avrebbe fatto visita a
Castel Blackhound, e così fece, intrufolandosi invisibile nel maniero: qui raccontò ad Haluin e a Sania di cosa
aveva fatto durante queste settimane. Dopo aver dato al gruppo le informazioni riguardanti la miniera di
adamantite nel Regno di Kanak Morgan era tornato di nuovo dietro le linee nemiche, dove aveva portato a termine
alcune missioni di sabotaggio e ucciso tre alti ufficiali dell'esercito nemico. Da uno di questi aveva estorto
sotto tortura informazioni relative all'organizzazione di un tentato omicidio di Re Arkhan: tornato di gran lena
a Greyhawk aveva intercettato il sicario nei sotterranei del castello e l'aveva eliminato, lasciando come firma
una piuma bianca. Ora Morgan aveva altre informazioni relative a una minaccia interna e voleva parlarne con il
Re in persona, ma solo con lui soltanto, niente paladini o similari tra i piedi: voleva inoltre che Haluin portasse
a Greyhawk anche Sania, dicendo che aveva dei piani anche per la ragazza. Haluin, titubante, decise di
fare rapporto al re, cercando conferma del racconto dell'assassino, il quale confermò il ritrovamento del cadavere
di un sicario proprio come aveva raccontato Morgan: si decise quindi di svolgere questo incontro a quattro nelle
segrete del castello lontano da occhi indiscreti. Morgan, che sembrava ormai conoscere a menadito gli oscuri e bui antri del castello (segno che probabilmente
se li era girati parecchio negli ultimi tempi), apparve dalle ombre davanti agli occhi di Haluin, Sania e del Re: raccontò quindi che l'ufficiale da cui aveva ottenuto le informazioni
gli aveva raccontanto di come l'Anello d'Oro, la più potente gilda mercantile del regno, fosse in contatto diretto
con la Kamala e tramasse contro Greyhawk. Corso a Radigast, dove si trovava la sede principale dell'Anello d'Oro, aveva
cominciato quindi a pedinare e sorvegliare i suoi membri principali, tra cui Corai la Volpe, il mercante leader dell'organizzazione.
Era riuscito così a sapere che Corai, di comune accordo con la Kamala, aveva assoldato l'assassino e pagando mazzette
e ungendo guardie era riuscito a farlo penetrare nel castello, dove però aveva incontrato la morte per mano di Morgan.
Purtroppo non era possibile denunciare la cosa apertamente, si sarebbe perso l'inestimabile supporto logistico e mercantile dell'Anello d'Oro in un
momento così critico con la guerra alle porte; Morgan propose allora di eliminare Corai, lasciando sul luogo del delitto tracce
della Kamala in modo tale che sembrasse una resa dei conti tra le due fazioni: aveva anche già pronto un piano a riguardo,
ma prima di metterlo in atto voleva dal Re amnistia completa ed entrare sotto il suo servizio come capo dei servizi segreti.
La rete di spie e informatori che utilizzava quando era a capo della defunta gilda di ladri della Mezzaluna era infatti ancora
attiva e Morgan era disposto a metterla al servizio di Greyhawk se questo poteva servire a indebolire la Kamala e a portare
avanti la sua vendetta. Re Arkhan era molto indeciso a riguardo: certo, l'aiuto che Morgan avrebbe portato al regno sarebbe
stato incalcolabile, ma allearsi con un ex-brigante, perdipiù mantenendo all'oscuro il fidato Sir Fardell, ne valeva il prezzo?
Alla fine fu Haluin a convincerlo ad accettare, dicendo che in tempi difficili ogni nemico del proprio nemico è un valido alleato:
il re fu chiaro però su un punto, ovvero che se durante le loro missioni segrete Morgan, Haluin e Sania fossero stati scoperti
egli avrebbe negato ogni partecipazione, lasciandoli al loro destino per difendere l'onore del regno: non voleva inoltre essere
messo al corrente dei loro piani, se non a missione compiuta.
Morgan si arredò un rifugio sicuro e segreto nei sotterranei del castello (dopo aver disseminato di trappole e allarmi la zona)
e qualche giorno dopo chiamò Haluin e Sania per esporre loro il piano: l'occasione ideale per assassinare Corai sarebbe stata da li
a pochi giorni, durante una riunione dei membri di spicco dell'Anello d'Oro presso la villa di Corai, poco fuori Radigast. L'obiettivo
della missione sarebbe stato uccidere Corai facendo sembrare la Kamala stessa la mandante dell'omicidio, in modo tale da rovinare i rapporti tra Anello d'Oro e regno di Kanak.
Per prima cosa avrebbero dovuto intercettare il Conte Saulak, un membro dell'Anello d'Oro originario del Regno di Kanak e contatto tra Corai e la
Kamala: per questo sarebbero stati d'aiuto gli incantesimi di Haluin. Il Conte sarebbe partito da Willip in traghetto: partendo
da Nyrstram, volanti e invisibili grazie ad Haluin, la squadra d'attacco doveva intercettare il traghetto, intrufolarsi nella sua
cabina e attendere il momento propizio per uccidere più silenziosamente possibile lui e la sua guardia del corpo, una guerriera tanto
avvenente quanto letale al soldo della Kamal. Una volta fatto ciò Morgan, grazie alle sue doti di travestimento, inganno e alla conoscenza del kanakese si
sarebbe fatto passare per il Conte Saulak, mentre Sania avrebbe impersonato la sua guardia del corpo: ecco perchè Morgan aveva
richiesto anche la presenza della barbara per la missione, serviva una donna abile nell'arte della guerra che potesse svolgere la parte
della defunta guardia del corpo e che non temesse di sporcarsi le mani in missioni simili. Arrivati al porto Haluin avrebbe fatto
sparire i cadaveri da invisibile e nascosto al sicuro tutto l'equipaggiamento di Morgan e Sania, che nel frattempo sarebbero stati prelevati in carrozza
dagli uomini di Corai e portati alla villa. La prima parte del piano andò alla perfezione, grazie anche all'ausilio dell'equipaggiamento
magico fornito da Morgan (sonnifero per i cani, corda, Biglie Silenzianti, Pietre Parlanti per comunicare a distanza, acido per le sbarre, ecc) e i due furono portati alla
villa di Corai, mentre Haluin seguiva i loro spostamenti dall'alto.
Morgan e Sania, in eleganti abiti da sera, furono introdotti nella villa, la quale era ben sorvegliata da guardie dell'Anello d'Oro così come era pattugliata
da guardie e da cani il parco circostante: dopo essere stati perquisiti scrupolosamente (era infatti impossibile introdurre armi)
Morgan iniziò a chiaccherare abilmente con gli altri commensali, entrando perfettamente nel ruolo di Conte Saulak. Sania, che
invece aveva la possibilità di muoversi più liberamente, riuscì a schivare le lussuriore attenzioni di alcuni convitati e, mentre
nessuno la guardava, a rubare e nascondere un coltello della cena, passandolo poi a Morgan. Nel frattempo Haluin preparava la via di fuga ai suoi compagni,
manomettendo le grate di una finestra al primo piano con l'acido, tenendo sotto controllo la stanza ma rimanendo in disparte:
era infatti di vitale importanza che l'Anello d'Oro pensasse che fossero stati il Conte Saulak e la sua guardia del corpo a
uccidere Corai, quindi non potevano assolutamente usare la magia per eliminare i loro nemici, bensì solo veleno e armi.
Arrivata l'ora di cena fece la sua comparsa anche Corai, un grasso e opulento uomo di mezza età, accompagnato da una donna
cieca, una Sorella della Fine: questo gettò preoccupazione su Morgan, poichè le Sorelle della Fine erano donne dotate di poteri
divinatori, e la sua presenza qua voleva dire che Corai sapeva che qualcuno aveva intenzione di ucciderlo e si era premunito
da tempo di avere sempre al suo fianco una Sorella, in modo da poter prevedere e impedire la sua morte. La donna però non pareva in allarme
e se ne rimase in disparte tutta sera, dedicando solo poche parola in privato a Sania. Durante la cena fu chiaro dai discorsi
di Corai che l'Anello d'Oro pensava solo al denaro e non al bene di Flanaess: parlando riguardo l'andamento del mercato i ricchi mercanti
discussero del futuro aumento dei prezzi delle armi in vista della guerra, gioendo di quanto avrebbe fatto bene alle loro tasche la
guerra contro Kanak e di come avrebbero guadagnato facilmente rimanendo neutrali al conflitto e non esagerando nell'aiutare
ne l'uno nell'altro fronte. Proposero inoltre di speculare sul prezzo del grano, facendone scorte in vista della guerra in modo
tale da far alzare i prezzi e poi rivendere a prezzo maggiorato durante il periodo di carestia. Finita la cena Corai disse al Conte
Saulak/Morgan di raggiungerlo nel suo studio al piano superiore, per parlare in privato dei rapporti con la Kamala; mentre Morgan
saliva con Corai (rimanendo sempre in contatto con i suoi due compagni grazie alle Pietre Parlanti), Sania veniva avvicinata da un
mercante il quale senza mezzi termini la invitava a salire nelle stanze degli ospiti per giacere con lui (segno che probabilmente
la vera guardia del corpo del Conte era anche una donna di piacere). Sania accettò l'offerta dell'uomo, ma solo per poter
salire indisturbata al secondo piano: dopo aver ucciso a mani nude il mercante la ragazza raggiunse lo studio di Corai e a un segnale
di Morgan fece irruzione. Colti alla sprovvista Corai e le sue guardie non poterono chiamare rinforzi a causa della Biglia Silenziante
scagliata da Morgan nella stanza e vennero fatte fuori dalla forza brutta della barbara e dalla letale abilità dell'assassino
nel maneggiare il coltello precedentemente trafugato da Sania; mentre Morgan sistemava la scena del crimine giunse anche Haluin, il quale
si accorse che Corai indossava un orecchino magico. Morgan, esaminatolo senza toglierlo, giunse alla conclusione che doveva trattarsi
di un Orecchino dei Gemelli: chi indossava uno di questi orecchini assumeva le sembianze della persona che stava indossando l'orecchino
gemello. Corai dunque non si fidava più nemmeno degli altri mercanti dell'Anello d'Oro e sicuramente si trovava si nella villa,
ma sotto le spoglie di un altro mercante, probabilmente uno dei suoi più fidati collaboratori: non restava molto tempo a disposizione,
presto qualcuno al piano di sotto sarebbe salito e avrebbe trovato la mattanza nello studio. Sania scese allora e iniziò a cercare
tra i convivati chi stesse indossando l'orecchino gemello, il mercante Tomao, trovandolo: dopo averlo stuzzicato con ammiccamenti
lussuriosi riuscì a portarlo in una delle stanze da letto degli ospiti e li a strangolarlo. Una volta toltogli l'orecchino assunse
la sua vera forma, il grasso mercante Corai: ne la Sorella della Fine ne il sotterfugio dell'Orecchino erano riusciti a salvarlo.
La seconda fase del piano era conclusa: Corai era morto, tutti i convitati avevano visto salire solo il Conte Saulak e la sua
guardia del corpo nelle sue stanze e nel suo studio, quindi sicuramente la colpa sarebbe ricaduta sulla Kamala.
Non rimaneva ora che far sparire i cadaveri del Conte e della sua guardia del corpo: dopo aver simulato una fuga
con corda dalla stanza dove Haluin aveva divelto la grata i tre fuggirono via invisibili e volanti, mentre già risuonava l'allarme
nella villa e le guardie dell'Anello d'Oro cominciavano (l'inutile) caccia al Conte Saulak. Tornati al porto di Radigast i tre
bruciarono i cadaveri del Conte Saulak e della guardia del corpo, in modo tale che in nessun modo si potessero eventualmente interrogare
o resuscitare tramite magia, e recuperarono l'equipaggiamento di Sania e Morgan. Una volta tornati a Greyhawk aggiornarono Re Arkhan
sull'esito della missione e sulle notizie raccolte, in particolar modo sulla scarsa fedeltà dell'Anello d'Oro e sulle loro intenzioni
di speculare sul grano in vista della guerra: il Re diede subito ordine di iniziare a farne scorta, in modo da non finire in futuro
sotto il ricatto dell'Anello d'Oro. Ma fu solo qualche giorno dopo che Morgan diede al gruppo la notizia che il piano era perfettamente
riuscito: le sue spie l'avevano infatti informato che l'Anello d'Oro aveva tagliato i ponti con la Kamala, accusandola di aver ucciso
Corai. "Certo" concluse Morgan con un ghigno "l'Anello d'Oro non ci favorirà, ma nemmeno ci metterà i bastoni tra le ruote: penserà solo al
profitto e rimarrà neutrale, un problema in meno di cui preoccuparci. Adoro i piani ben riusciti..."
Personaggi Incontrati: Corai la Volpe, i mercanti dell'Anello d'Oro
Luoghi Visitati: villa di Corai a Radigast